Alberghi, pienone a Venezia in vista a settembre
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Eventi e mostre trainano la ripresa. Scarpa (Ava): «Agosto è stato frizzante e le aspettative sono ottime, ma dipenderà dall’andamento della pandemia»
VENEZIA. Un settembre “ruggente”, Coronavirus permettendo. È quello che si aspettano gli albergatori veneziani, dopo che già agosto – tradizionalmente uno dei mesi non favorevoli alle prenotazione alberghiere – ha registrato segnali significativi.
Settembre – con ottobre – è da sempre un mese d’oro per le presenze alberghiere a Venezia, molto più che i mesi estivi, che pure non sono andati male quest’anno.
«Agosto è stato “frizzante” sul piano delle presenze alberghiere», spiega Claudio Scarpa, direttore dell’Ava, l’Associazione veneziana albergatori, «e su questa base è lecito aspettarsi un settembre molto buono, anche grazie alla concomitanza di manifestazioni importanti, a cominciare dalla Biennale Architettura e dalla Mostra del Cinema».
A questo, come nella migliore tradizione espositiva veneziana settembrina, si aggiungeranno altri appuntamenti.
Dalla mostra sui milleseicento anni – presunti – di Venezia a Palazzo Ducale con la mostra “Venetia 1600. Nascite e Rinascite”, dai primi del mese.
Alla riapertura di Palazzo Grassi, dopo sei mesi di lavori, con l’esposizione fotografica “Hypervenezia”, una sorta di “mappatura” per immagini della città.
Fino alla stessa Regata Storica, domenica 5 settembre. «Gli eventi fanno da traino alle presenze alberghiere», spiega ancora Scarpa, «ma abbiamo anche richieste per organizzarne di privati da chi ha in programma di venire a Venezia, segno di forte interesse. Le prenotazioni alberghiere continuano ad essere soprattutto last-minute, ma ci sono tutte le condizioni perché possano moltiplicarsi, specie se avremo arrivi anche da oltreoceano».
In questo momento a farla da padroni in laguna, sono nell’ordine soprattutto tedeschi, francesi e spagnoli, oltre alla spinta del turismo interno, moltiplicatosi proprio per effetto del Coronavirus, con molti italiani che hanno rinunciato ad andare all’estero, scegliendo mete nostrane come appunto Venezia.
L’incognita però anche per gli albergatori resta l’evoluzione del Covid, che potrebbe cambiare tutto, trasformando uno scenario estremamente favorevole per le presenze alberghiere in un mezzo disastro.
«Anche lo scorso anno», ricorda Scarpa, «avevamo avuto un agosto piuttosto buono, che faceva pensare a un settembre di forti presenze. Poi però la recrudescenza del Covid ha mutato completamente il quadro, diventato disastroso. Speriamo pertanto che questa volta le cose vadano meglio e che l’efficacia delle vaccinazioni consenta di vivere un settembre tranquillo».
La città intanto continua a essere piena soprattutto di turisti mordi e fuggi, per una visita che si esaurisce in giornata, con ripercussioni sul trasporto pubblico. Anche ieri esauriti praticamente per tutto il giorno i posti auto al garage comunale di Piazzale Roma e solo nel pomeriggio avanzato si è liberato qualche posto al Tronchetto. Pienissimi ancora i vaporetti, in particolare da e per le isole.