Turismo a Venezia, Franceschini boccia i tornelli
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Il ministro: «Non sono certo una bella soluzione, meglio l’uso degli apparati digitali per controllare i flussi in arrivo in città»
VENEZIA. Dario Franceschini “boccia” i tornelli voluti dal prossimo anno dall’amministrazione comunale per regolare i flussi turistici in entrata insieme all’introduzione del contributo di accesso.
«I tornelli non sono una bella soluzione» ha detto ieri il ministro della Cultura a margine della premiazione dei Leoni d’Architettura a Ca’Giustinian, a cui ha presenziato «anche perché esistono ormai sistemi digitali con cui poter controllare agevolmente i flussi turistici di ingresso anche a Venezia».
«Le decisioni naturalmente spettano ai sindaci, ma credo che sia opportuno che le città d’arte italiane elaborino una strategia comune per affrontare il problema». Il ministro è tornato anche brevemente sul tema dello stop al passaggio delle Grandi Navi dal bacino di San Marco e dal canale della Giudecca, che lo ha visto protagonista negli ultimi mesi.
«Abbiamo fatto quanto il Governo aveva promesso anche all’Unesco» ha sottolineato il ministro, «fermando l’ingresso delle navi da crociera e prevedendo adeguati ristori per i danni economici che ne sono scaturiti, pensando anche a una soluzione di lungo termine fuori della laguna. Sono fiducioso che anche le soluzioni provvisorie per il passaggio e l’approdo delle navi possano essere attuate in tempi brevi e il Ministero delle Infrastrutture sta lavorando attivamente a questo scopo».
Al centro delle sue riflessioni anche Venezia, e la Biennale con la Mostra di Architettura e quella del Cinema che sta per aprire.
«Venezia è sempre stata al centro del mondo» ha sottolineato «e nella ripartenza ha giocato un ruolo straordinario. Con coraggio e capacità la Biennale è riuscita ad organizzare la sua Mostra di Architettura. La Mostra del Cinema è stata fatta anche l’anno scorso, in un momento in cui sembrava difficile e complesso. Quest’anno sarà una grande Mostra del Cinema, con molti film italiani. È un segnale importante per il cinema italiano e anche un auspicio a ripartire con le sale che tornino ad essere piene e in sicurezza. Domani (oggi ndr) partirà una campagna promozionale con i protagonisti tra i più noti del cinema italiano, che hanno girato un cortometraggio per invitare a tornare al cinema».
«Con le misure di sicurezza, le mascherine, il distanziamento, il Green pass,è possibile andare al cinema in sicurezza. Ed è utile ed importante che tutti tornino al cinema. Dopo anni di marginalizzazione, mi pare che in Italia si sia acquisita la consapevolezza che la cultura è centrale anche per la ripresa del Paese, per il ritorno alla crescita. Non a caso nel Recovery Plan sono stanziate risorse molto importanti».