Crisi delle vocazioni, addio alle suore clarisse: a Mestre chiude il monastero
MESTRE. Si è interrotta mercoledì, giorno di San Michele, patrono di Mestre, la storia plurisecolare dell’ordine delle monache Clarisse cappuccine a Venezia.
Suor Damiana e suor Rosanna, le ultime due monache di clausura rimaste nel monastero di via Santa Chiara, si sono dovute arrendere alla crisi delle ordinazioni. Per 60 anni avevano vissuto di preghiera, nella povertà assoluta, nel monastero alla Cipressina, contando unicamente sugli aiuti dei fedeli, che vedevano in loro un punto di riferimento
. «Il nostro lavoro principale è la preghiera, cui dedichiamo nell’arco di ogni nostra giornata almeno sette ore» spiegava, nel 2003, suor Chiara alla Nuova di Venezia e Mestre. Sveglia alle 6, la messa alle 7, poi le preghiere fino alle 9,30, i lavori per la comunità fino alle 12. Dalle 12 alle 12,40, un momento di preghiera, poi il pasto, due ore di silenzio per il riposo o per lo studio, la preghiera comunitaria. Il lavoro per la vita del monastero fino alle 18,30, ancora la preghiera e, alle 20,15, la cena.
Questi i ritmi che scandivano le giornate di una comunità che, negli anni, si è sfaldata, fino a costringere le due religiose al trasferimento. Suor Damiana e suor Rosanna hanno cercato a lungo delle altre religiose che fossero disposte a trasferirsi nel monastero alla Cipressina, per portare avanti la tradizione delle Clarisse.
Alla fine se ne sono dovute andare loro, «nel disinteresse delle persone che contano, a Mestre» denuncia don Fausto Bonini, l’ex parroco del Duomo, che per anni aveva celebrato con loro la messa, il lunedì. Le due religiose si sono trasferite in un monastero a Cesena, lasciando deserta la struttura della Cipressina, di cui proprio un anno fa era stato celebrato il 60esimo anniversario dell’arrivo delle suore dell’ordine delle Clarisse. «In questi giorni, mentre ci aggiriamo tra pareti scrostate per mobili rimossi, pacchi e scatoloni, abbiamo la percezione di una storia che finisce, di un discendere dal Monte» hanno scritto le due suore, nella lettera di commiato alla città.
Le monache Clarisse erano arrivate nel 1960 in via Santa Chiara, ai piedi della tangenziale, trasferendosi dal monastero all’Angelo Raffaele, a Dorsoduro. La loro storia, a Venezia, risale al 1610. Le due suore adesso sono a Cesena, mentre non si sa ancora nulla di cosa sarà del monastero di via Santa Chiara.