In ginocchio a causa dei lavori, la pizzeria di San Donà vuole il risarcimento dalla ditta
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Il Corallo di piazza Rizzo chiede 50 mila euro come ristoro per le perdite subìte. Il titolare: «Per colpa del cantiere abbiamo perso clienti e rinunciato alla terrazza»
SAN DONA’. La pizzeria Corallo in piazza Rizzo denuncia e chiede i danni per i lavori al condominio omonimo che si erge sopra il locale. E chiede un risarcimento di 50 mila euro.
La pizzeria Corallo è una delle prime in città, ha fatto la storia nel settore ed è sempre stata amata soprattutto dai giovani per la qualità della pizza e l’ambiente colorato e informale. Nonostante i vari cambi di gestione ha conservato sempre queste caratteristiche. I lavori di ristrutturazione iniziati lo scorso maggio devono ancora terminare. Sono stati avviati dai residenti con i benefici del 110 per cento che consentono questi interventi di manutenzione e riqualificazione degli immobili.
Potrebbero proseguire anche fino a primavera, se non addirittura estate. E le strutture esterne, tra tubi innocenti e coperture con i teloni utilizzati nell’edilizia, hanno completamente rinchiuso e soffocato la nota pizzeria in piazza Rizzo, nel cuore della città. Il titolare, Marco Bracale, apprezzato chef e “pizzaiolo” campano, rampollo di una famiglia di cuochi e ristoratori, ha sopportato in silenzio fino a quando ha visto crollare l’attività. Sempre meno clienti seduti ai tavoli, la necessità di integrare il lavoro con il servizio di asporto, poi si è aggiunto il covid e le restrizioni.
Bracale aveva già denunciato pubblicamente la sua situazione con uno sfogo che era arrivato anche in Comune per chiedere un aiuto o qualche forma di ristoro. Ma dopo inutili denunce pubbliche è passato alle vie di fatto e contattato l’avvocato Pierpaolo Alegiani di Jesolo che spesso ha seguito commercianti e artigiani coinvolti in contenziosi complessi e articolati.
L’avvocato jesolano prenderà in mano le carte oggi per dare battaglia con una nuova strategia che porterà davanti al Giudice di Pace l’intero condominio.
Un nuovo contenzioso che rischia di trascinare davanti al magistrato i proprietari di appartamenti, rei di non aver tenuto in considerazione le esigenze dell’attività. Da parte loro, anche i condomini si stanno difendendo con l’amministrazione condominiale, per dimostrare che hanno garantito l’accesso alla pizzeria nel rispetto delle normative. Insomma, quei lavori dovevano essere fatti, richiedono tempo e strutture installate nel rispetto della normativa. «È vero che l’ingresso non è bloccato», spiega Bracale, «e i clienti possono in ogni caso raggiungere l’entrata, ma lo devono fare attraverso una specie di cunicolo. E, certo, abbiamo dovuto rinunciare anche alla terrazza esterna, senza poi contare il fatto che la pizzeria è completamente coperta e nascosta, non si vede più e abbiamo perduto tanti clienti per questi motivi. È chiaro che questa copertura completa che ci ha nascosti agli occhi della gente rappresenta un danno e noi chiediamo un risarcimento congruo dopo tutto quello che abbiamo subito in tanti mesi e subiremo ancora perché non sappiamo neppure quanto finiranno i lavori
Giovanni Cagnassi