Notte di razzia in sette garage a Carpenedo
I ladri, una banda di almeno tre persone, ha messo a soqquadro le autorimesse di via Cimagogna a Carpenedo. La pista: oggetti da rivendere nei Paesi dell’Est
L’importante è rubare. Non importa cosa e quanto. I “predoni della notte” non si fanno problemi e nel sacco mettono qualsiasi cosa abbia un minimo di valore, come è successo nella notte tra giovedì e venerdì in via Cimagogna a Carpenedo. Una banda di “predoni” almeno tre, hanno passato in rassegna sette garage.
Quasi sicuramente sono arrivati nella via con un’auto e mentre un complice li aspettava nell’automezzo per caricare la refurtiva, i ladri sono entrati in azione. Con abilità professionale hanno aperto le serrature dei portoni che chiudono le autorimesse e indisturbati hanno cominciato a razziare quanto trovavano. Tutto ciò che poteva avere un valore commerciale e si trovava all’interno è stato preso. Dai monopattini agli attrezzi del fai-da-te, biciclette a ruote per le stesse, da aspirapolvere a ventilatori. I ladri hanno lavorato indisturbati per almeno un’ora secondo la polizia.
A scoprire la razzia è stato uno dei proprietari che ieri mattina intorno alle 7.30 è sceso da casa per andare a lavorare. Avvisato il 113, sul posto sono intervenuti gli agenti delle volanti. Mentre stavano facendo il sopralluogo gli agenti si sono accorti che anche altri garage aveva la serratura del portone d’ingresso forzata. E il passaparola tra vicini ha fatto sì che di lì a poco nel cortile davanti ai garage ci fosse la fila dei derubati. Dopo il sopralluogo gli agenti della volante hanno invitato i derubati a sporgere denuncia in commissariato a Mestre. Poi è iniziato il lavoro del fabbro per riparare le serrature. La merce rubata non viene piazzata qui da noi, spiega un investigatore. Si tratta di oggetti affidati a chi settimanalmente garantisce collegamenti, con piccoli pullman o furgoni, tra Mestre, i paesi Balcanici o dell’est Europa. Spesso sono gestiti dall’organizzazione che ordina i furti e poi piazza sul mercato nero dei paesi di origine la refurtiva. Altre volte gli oggetti vengono acquistati da stranieri dell’est che vivono da noi è mandati alle loro famiglie come regali. Infine una minima parte finisce nel mercato nero gestito da stranieri e per stranieri. L’ultimo esempio la settimana scorsa al parco di via Tasso dove gli agenti del Pronto Impiego della Polizia locale sono intervenuti, su segnalazione dei residenti, sequestrando generi alimentari e vestiti che venivano venduti abusivamente. Due signore originarie dell'est Europa sono state fermate e identificate. Una di queste stava cercando di comprare una bicicletta a basso costo. L'altra stava invece mettendo in vendita vestiti e buste di salmone a cittadini di origine africana.