Lotta agli abusivi sulle spiagge di Jesolo: sequestrati 500 oggetti, 5 Daspo
Commercio abusivo in spiaggia, scattano i sequestri di centinaia di oggetti da parte della polizia locale. Dopo le prime segnalazioni di venditori e massaggiatori abusivi che hanno preso possesso dell'arenile, il comando della polizia locale ha subito organizzato i primi servizi preventivi e repressivi di questo fenomeno sempre molto radicato sul litorale. Multati anche i clienti.
Sono arrivati a decine, massaggiatori e massaggiatrici orientali, venditori di asciugamani da spiaggia, abbigliamento e orologi contraffatti.
Già sequestrati oltre 500 oggetti ed emessi dei provvedimenti contro venditori, massaggiatori abusivi e anche i clienti. Emanati in tutto cinque Daspo.
Gli agenti hanno svolto una specifica attività di contrasto al commercio abusivo ed effettuato il sequestro di centinaia di prodotti cui sono seguite le cinque misure a tutela del decoro della città, cosiddetti Daspo urbani.
L’attività si è sviluppata lungo l’intero arenile di Jesolo e ha visto impegnati 18 agenti del comando di Jesolo, coordinati da un commissario. L’intervento ha portato al sequestro di 523 oggetti.
Nove i verbali elevati nei confronti di commercianti abusivi, a cui se ne aggiungono cinque verso massaggiatori colti a praticare l’attività in maniera irregolare. Infine tre verbali da 200 euro anche ai clienti che usufruivano delle loro prestazioni. Tra le misure applicate anche i cinque provvedimenti amministrativi a tutela del decoro di particolari luoghi: se dovessero ripresentarsi in spiaggia scatteranno le denunce penali e poi gli arresti.
«Un’azione importante di per sé, a tutela dei commercianti della città, ma anche dei professionisti e della salute dei nostri ospiti» ha commentato il sindaco di Jesolo, Christofer De Zotti, «Al tempo stesso, però, gli interventi della polizia locale diventano ancora una volta lo strumento con cui lanciare un messaggio rispetto all’impegno dell’amministrazione comunale verso la lotta al degrado e a favore della tutela dell’immagine della nostra città».