ATP Finals 2024, Sinner vs De Minaur: scontro titanico o dominio azzurro? I precedenti parlano chiaro…
Non è più tempo di cerimonie formali, smoking e sfilate da Gran Galà. Gli 8 gladiatori del tennis mondiale sono pronti a inaugurare l’edizione 2024 delle ATP Finals, dove soltanto uno riuscirà a diventare “maestro”. Sarà il gruppo “Ilie Nastase” a fare l’esordio nell’Inalpi Arena di Torino, dove alle ore 14:00, Medvedev e Fritz apriranno ufficialmente le danze, seguiti, nella sessione serale (20:30) da Jannik Sinner e Alex De Minaur.
I riflettori, oggi domenica 10 novembre, saranno puntati sul numero uno azzurro, padrone di casa, Jannik Sinner, sostenuto e circondato dall’immenso calore del tifo italiano, che quest’anno, sogna di veder trionfare il beniamino di casa in uno degli appuntamenti più importanti della stagione. Soltanto 12 mesi fa, in quel di Torino, Sinner – al tempo numero 4 al mondo – batteva per la prima volta Novak Djokovic, dal quale perse poi nella finalissima, facendo però assaporare al pubblico del bel paese l’avvento di un’era feconda per il tennis italiano, ed i mesi successivi ne furono la prova tangibile. Ad un anno di distanza, Jannik, farà il suo debutto nell’Inalpi Arena da numero uno al mondo, ed il primo sfidante del girone “Ilie Nastase” sarà Alex De Minaur, già sconfitto ben 7 volte dall’altoatesino. Il gioco versatile dell’eccellente difensore australiano impensierisce e destabilizza i migliori giocatori del pianeta, sovente costretti a plasmare il loro tennis, senza, però, riuscir mai a scalfire Jannik Sinner, almeno sino ad oggi. I numeri non mentono: un solo set vinto per De Minaur in sette tête-à-tête, ottenuto, peraltro, in un remoto quarto di finale del Sofia Open 2020. Tra i suddetti precedenti, tre di questi sono particolarmente iconici per il numero uno azzurro, il quale ha trovato contro De Minaur in momenti topici della sua giovanissima e promettente carriera, essenziali per l’ascesa verso l’olimpo. Nel 2019 Jannik battè l’australiano nella finale delle Next Gen Finals, a Milano, impiegando poco più di un’ora per alzare il trofeo. 4 anni dopo, altra finale, questa volta i due si contesero un master 1000, il primo in assoluto conquistato dall’azzurro, a Toronto. Passò soltanto qualche mese da quella più significativa, leggendaria ed importante per l’Italtennis: a Malaga, l’altoatesino travolse De Minaur nel match decisivo e l’Italia di Filippo Volandri riportò in casa il trofeo della Coppa Davis dopo 47 anni.
Insomma, molto probabilmente, Jannik, sarà apparso nei peggiori incubi del venticinquenne di Sidney, che è ancora a secco nei molteplici scontri diretti col numero uno azzurro, e questa sera, la bolgia dell’Inalpi Arena, non sarà di grande aiuto. Date le circostanze, dunque, per il campione di San Candido sarà fondamentale esordire con un successo contro De Minaur, poiché nei prossimi incontri dovrà (ri)vedersela con due tostissimi avversari, del calibro di Taylor Fritz e Daniil Medvedev, entrambi sconfitti nelle rispettive finali dello US Open e dell’Australian Open. Un girone che racchiude la storia della splendida stagione 2024 dell’attuale numero uno, che getta lo sguardo oltre l’orizzonte, mirando dritto al tanto agognato titolo di maestro, già sottrattogli nel 2023, quando ad un passo dalla cima, Nole Djokovic arrestò il suo cammino imponendosi in due set.
Cosa aspettarsi, dunque, dall’ottavo scontro tra il numero uno e il otto numero della classifica? L’ottima attitudine difensiva dell’australiano e le grandi accelerazioni di Sinner sono garanzie di spettacolo e divertimento per il match di questa sera, ma per quanto potrà reggere, l’australiano, le bordate di Jannik? Le condizioni leggermente più lente – come annunciato dall’altoatesino – rispetto allo scorso anno potranno forse ausiliare De Minaur, che sarà comunque costretto a prendere rischi e tenere la pallina molto vicino alla riga se vorrà evitare l’imbarcata dal numero uno azzurro, spinto dalla miriade di tifosi dell’Inalpi Arena.