Stuprata in gruppo fuori dalla discoteca mantovana: mano pesante del pm
Oltre cinque anni richiesti per ognuno dei 4 accusati da una giovane veronese della notte di terrore del giugno del 2019
MANTOVA. Stupro di gruppo dopo la discoteca: questa l’accusa. Pesanti le richieste di condanna del pubblico ministero Lucia Lombardo, nei confronti di quattro giovani che il 23 giugno dello scorso anno avrebbero violentato una ragazza all’uscita dal Mascara.
Per Nicola Benigno, 21 anni, l’accusa chiede 5 anni e sei mesi, 5 anni e quattro mesi per il ventenne Alex Benigno, per Salvatore Gaetano, 21 anni, chiesti 5 anni e quattro mesi e infine 5 anni e due mesi per Raffaele Iembo, 24 anni. Tutti originari di Cutro, i primi tre sono domiciliati a Reggio Emilia, il quarto a Gussola in provincia di Cremona. È stata poi la volta degli avvocati della difesa che hanno chiesto l’assoluzione. Alla prossima udienza, fissata per il 22 dicembre, il giudice Beatrice Bergamasco emetterà la sentenza. Un quinto imputato, all’epoca dei fatti minorenne, sarà giudicato il prossimo anno dal tribunale dei minori di Brescia.
I quattro sono accusati a vario titolo di violenza sessuale di gruppo, lesioni, violenza privata e furto. Tutto accade nella notte del 23 giugno, ma l’incubo della ragazza comincia la sera prima. La giovane, 21enne veronese, esce con un amico conosciuto su Instagram. Insieme entrano in un bar di Nogara, bevono qualcosa e poi raggiungono la discoteca Mascara. È a quel punto che la ragazza incontra un altro ragazzo che, una settimana prima, aveva conosciuto in un altro locale, il Chiringuito e con lui si mette a ballare, mentre l’amico con il quale era arrivata, intuendo che è di troppo, se ne va. I due mentre ballano vengono raggiunti in pista da altri quattro giovani: sono gli amici di lui. Fin dall’inizio sembrano seguire un piano ben preciso.
L’amico conosciuto al Chiringuito dopo un po’ la invita ad uscire. Lei accetta e insieme raggiungono il cancello d’uscita del parcheggio. È il momento in cui la Ford Fiesta con a bordo gli altri giovani li affianca. Un breve parlottare e quindi ripartono facendo finta di andarsene. Ma non è così. Quando la ragazza e il ragazzo stanno per raggiungere il boschetto in fondo al parcheggio la Fiesta, in velocissima retromarcia, li raggiunge. Secondo il racconto della ragazza, tutti scendono e la violenza di gruppo si concretizza.