Sorapiss, lo spettacolo del disgelo ammalia anche gli habitué
I gestori del rifugio Vandelli sono appena saliti in riva al lago per preparare la struttura all’estate. Sabrina Pais: «Spettacolo e colori indescrivibili, come sempre siamo rimasti senza parole»
CORTINA. Lo spettacolo del lago del Sorapiss in fase di disgelo ha colto di sorpresa anche chi quel luogo lo conosce molto bene. Ritorno in quota condito da sommo stupore ed altrettanta ammirazione per i gestori del rifugio Vandelli, già al lavoro per garantire la riapertura della struttura il 18 giugno; anche se un piccolo sogno, al momento non troppo sbandierato, è quello di poterci riuscire con una settimana di anticipo e dunque il 12.
«Siamo saliti giovedì 19 maggio per la prima volta dopo l’inverno, serviranno anche questa volta come in passato almeno un paio di settimane per predisporre tutto il necessario per garantire l’accoglienza dei turisti», ha sottolineato Sabrina Pais, «tra lago e rifugio c’è ancora neve, anche se il sentiero 215 lo abbiamo percorso senza grosse difficoltà. Lo spettacolo trovato una volta giunti in quota è sempre incredibile, tanto da lasciarci anche questa volta senza parole».
Il periodo richiede la massima prudenza vista la presenza di neve sulle rive del lago che si presenta di color “ghiaccio” .
Con l’innalzamento delle temperature il lago tornerà nel giro di un mese a pieno regime, assumendo contestualmente una colorazione più scura e “viva” parallelamente al ritorno del verde circostante al posto del bianco.
È lo spettacolo della natura, in un contesto di pace e serenità che, ci si augura, potrà regnare per tutta l’estate confidando in comportamenti responsabili e ragionevoli da parte dei turisti che, inevitabilmente, prenderanno d’assalto uno dei simboli delle Dolomiti bellunesi.
«Nei giorni scorsi abbiamo avuto un primo incontro con il Cai Veneto per capire quali saranno le disposizioni che dovremo assumere durante l’estate nella gestione dei flussi turistici», ha aggiunto Sabrina Pais, «da parte nostra continueremo sulla linea, tracciata lo scorso anno, del contingentamento dei turisti tra parte esterna e interna del rifugio. Continueremo a garantire il distanziamento per quanto riguarda i pernottamenti, per il resto aspettiamo le decisioni definitive che il Cai ci ha detto arriveranno presto».
Serviranno rispetto e buon senso da parte della gente che, attraverso i social, nel celebrare un monumento naturale simbolo non solo di Cortina, ha condannato “la processione che contribuisce a deturpare un luogo magico” .