Maxirestauro al via per Palazzo Mandelli a Venezia. Ospiterà il comando della Finanza e l’Istat
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L’Agenzia del Demanio ha bandito la gara per i lavori da 8 milioni di euro. Poi ci verranno circa 3 anni per i cantieri
VENEZIA. Maxirestauro prossimo al via per il settecentesco Palazzo Mandelli (già Memmo Martinengo), di proprietà del Demanio, affacciato sul Canal Grande, all’altezza di San Marcuola. L’agenzia del Demanio ha infatti bandito proprio in questi giorni la gara per il miglioramento e l’adeguamento sismico, l’efficientamento energetico e il recupero funzionale dell’immobile, che resterà però di uso pubblico e non diventerà l’ennesimo albergo di lusso in Canal Grande.
Il restauro e le funzioni
Sarà infatti un restauro molto lungo (972 giorni, quindi circa tre anni) e anche impegnativo sul piano economico, con una base d’appalto di circa 8,2 milioni di euro. La lunghezza prevista dell’intervento si deve appunto anche alla necessità oltre che di restauro, di adeguarlo alle nuove normative antisismiche. Ma al termine di esso, qui troveranno sede due amministrazioni dello Stato. Il Comando della Guardia Finanza, che si sposterà così dall’attuale sede di Campo San Polo, occupando quasi tutto Palazzo Mandelli ristrutturato. Ma una piccola parte dell’edificio ospiterà invece la sede territoriale per il Veneto dell’Istat, l’Istituto Nazionale di Statistica, che attualmente si trova a Mestre in Corso del Popolo. Lo logica, come spiegano allo stesso Demanio, è quella anche della razionalizzazione della spesa per le sedi di uffici dello Stato, che si sta perseguendo su tutto il territorio nazionale.
Sia il Comando della Guardia di Finanza, sia l’Istat ora pagano un affitto nelle sedi attuali, con un consistente risparmio, quindi, una volta che saranno a Palazzo Mandelli, tra circa tre anni.
Il palazzo che ha già ospitato anche la sede dell’Agenzia delle Entrate, negli ultimi anni era stato anche la sede della Corte dei Conti, in attesa che si concludesse il restauro del Palazzo dei Camerlenghi a Rialto e che l’organo di giudizio contabile potesse tornare – come poi è avvenuto – nella sua sede naturale. A vincere la gara per il progetto di ristrutturazione e restauro dell’edificio, già bandita Dal Demanio era stato lo studio di architettura bellunese De Biasio Progetti, in associazione d’impresa con altre società.
La storia del palazzo
L’edificio – noto anche con il nome completo di Palazzo Memmo Martinengo Mandelli – fu costruito nel Settecento e ristrutturato nel secolo successivo e fu dimora di Andrea Memmo, eletto procuratore di San Marco nel 1775, ma noto soprattutto per la sua amicizia con Giacomo Casanova. Acquisì anche il nome di Martinengo per il matrimonio della figlia di Memmo col conte Luigi Martinengo Dalle Palle, che lo ricevette come pagamento di parte dì parte della dote, contribuendo poi a innalzarlo di un piano.
Nel palazzo era conservata anche una collezione di cento e più quadri di autori insigni, fra i quali primeggiavano Tiziano, Tintoretto, Giorgione, Turchi detto l’Orbetto, il Longhi, il Piazzetta, pittori fiamminghi, e della scuola ferrarese. La costruzione attuale è però frutto dell’intervento dei nuovi interventi compiuti alla fine dell’Ottocento dal successivo proprietario, il cavalier Luigi Mandelli, che demolì alcune case vicine e realizzò anche un giardino. Successivamente il palazzo diventò appunto sede di uffici pubblici, come sarà anche attualmente.
Le grandi trasformazioni
Negli ultimi anni molti uffici pubblici hanno subìto la sorte di essere venduti per avere comunque poi una funzione commerciale o alberghiera. Tra i più recenti la sede delle Poste di Rialto al Fontego dei Tedeschi, trasformato in un grande magazzino del lusso del gruppo Dfs.
Ma anche Palazzo Querini Dubois, sempre di proprietà delle Poste, a San Polo, sempre in predicato di diventare un albergo. Mentre lo è già diventato la sede del Catasto in Riva del Carbon, di fronte alla sede municipale di Ca’ Farsetti, che è stata rimpiazzata dall’hotel Canova, a gestione spagnola. Non è per quello che accadrà, fortunatamente, per Palazzo Mandelli