Dal fiume Oglio in secca a Canneto spuntano le palafitte dell’età del Bronzo
Archeologi della Soprintendenza già al lavoro per esaminare il sistema di costruzione risalente all’epoca preistorica. Transennata l’intera area
CANNETO SULL’OGLIO. Dal Po asciutto spuntano i resti della Seconda Guerra Mondiale, ma dall’Oglio ridotto a un rigagnolo emergono addirittura le palafitte dell’età del Bronzo. Gli abitanti della zona di Canneto e Calvatone, passando sull’argine hanno notato quei paletti che si ergono dall’acqua, fitti, spuntati. Immagini sono state pubblicate anche su Facebook.
Ma a capire di cosa si stava trattando sono stati gli esperti del gruppo Klousios, Centro studi e ricerche del Basso Chiese che hanno subito contattato gli archeologi della Soprintendenza.
Insieme ai carabinieri, questi hanno transennato l’intera area in località "Caradesa", circa cinquecento metri a monte di Buca a Ces, dalla parte di Calvatone.
L’esistenza del sistema di palafitte presente nell’Oglio era già noto, era emerso anche nell’estate 2003, che si ricorda come l’altra grave siccità prima di questa. Ora però è ancora più evidente, perché l’Oglio è sceso ad un livello ancora più basso. Secondo quanto era già emerso da precedenti studi, le palafitte dovrebbero risalire all’età del Bronzo, probabilmente fra il Bronzo antico e inizio del Medio. Una più approfondita ricostruzione si avrà nelle prossime settimane, dopo che gli archeologici incaricati dalla Soprintendenza avranno potuto esaminare con attenzione materiali, disposizione e organizzazione del sistema palafitticolo. Sono stati compiuti dei sondaggi e, come si diceva, l’area è stata transennata affinché nessuno possa avvicinarsi e compromettere la ricerca.