Spritz già pronto bocciato dai padovani: «Si prepara al momento»
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Dopo le sanzioni ai locali delle piazze che lo servivano già pronto, fioccano le contestazioni. Contin: «È solo così che va servito»
Agitato o mescolato, misto o monomarca, una regola della tradizione è d’oro: lo spritz si fa rigorosamente al momento. I controlli dei Nas dei carabinieri venerdì sera hanno portato alla luce carenze igienico sanitarie in due locali delle piazze, il bar Nazionale e il bar Dei Osei, due punti fissi dell’happy hour padovana. Ma oltre al mancato rispetto della catena di conservazione dei cibi, una contravvenzione ha innescato il dibattito cittadino più di tutte: gli aperitivi erano già pronti, miscelati e messi in bottiglia.
Una circostanza sicuramente più grave che andare a Roma e vedersi servita una carbonara con la panna, ed ecco allora che nella città di Padova, capitale internazionale dello spritz, la questione non è passata inosservata. «Non si transige, la bevanda alcolica simbolo di Padova nel mondo, si fa al momento. Perché lo vuole la tradizione, e fa parte dell’esperienza», sentenzia Chicco Contin.
«I drink vanno serviti esattamente come scritto sui menù – puntualizza l’ex titolare della gestione dei Navigli, – Mai con prodotti surrogati se non precisato diversamente, e vanno sempre preparati al momento. Le regole sono rigidissime, soprattutto nei locali del centro, e si parla di attività aperte da molto tempo quindi sicuramente sapevano a cosa andavano incontro».
Ma il parere che più conta è sicuramente quello dei clienti dei bar del centro, quello del popolo degli aperitivi. «Io sono assolutamente a favore dello spritz fatto al momento – dice Silvia, cliente di un locale di Sotto il Salone – E infatti, dopo aver letto la notizia questa mattina, ho controllato che me lo facessero al banco, e così è stato», puntualizza. La differenza con quello già pronto? Lo sguardo indeciso della ragazza punta al calice che tiene in mano: «Così è espresso, fatto al momento. Conserva la “frizzantezza”. Penso sia meglio» sostiene.
Sempre Sotto il Salone un’altra coppia degusta la bevanda arancione: «Io credo che se sei in una compagnia di amici, una situazione goliardica in cui si sta insieme, penso possano essere servite anche delle caraffe di spritz già pronto – osserva Eva mentre degusta un “misto” – Ma in quei casi sai a cosa vai incontro. Mentre se sei da solo, o con qualcuno di importante, lo spritz deve essere assolutamente essere fatto al momento. Anche perché ognuno ha il palato diverso, e io per esempio apprezzo specifiche combinazioni. L’importante è che venga spiegato prima di essere servito».
Inclementi verso gli spritz già pronti non sono solo i puristi padovani. Lucia, studentessa di Psicologia, originaria di Taranto, non ha dubbi: «Sicuramente preferisco lo spritz fatto al momento – dice senza esitazione – Richiama alla tradizione vedere all’opera il barman che prepara l’aperitivo, piuttosto che vedere qualcuno che te lo versa già pronto da una bottiglia».