Sommersione risaie, l’accumulo idrico in provincia di Pavia è ancora in positivo
foto da Quotidiani locali
Mortara. Sorridono, per ora, i risicoltori di Lomellina e Pavese di fronte al positivo andamento dell’accumulo delle risorse idriche mentre è in corso l’operazione di sommersione delle risaie. L’indicatore complessivo della scala d’allarme irrigua è pari a 4 su un massimo di 15: lo certifica Alberto Lasagna, direttore di Confagricoltura Pavia, nella periodica analisi dell’acqua in ambito agricolo. Da segnalare il positivo andamento della falda freatica. «È in una fase di fondamentale stabilità – spiega Lasagna – su livelli nettamente superiori agli ultimi due anni con un maggior accumulo che si mantiene oltre 50 centimetri rispetto alle misurazioni in pari data. La falda, anche grazie alle eccezionali precipitazioni di febbraio e marzo, riprenderà la fase di risalita all’avvio dell’attività irrigua in modo diffuso nel triangolo risicolo lomellino-vercellese-novarese».
Il lago Maggiore, da cui esce il fiume Ticino, continua a scaricare portate in modo consistente: nello specifico, il livello idrometrico si mantiene intorno ai 125 centimetri. «Lo scenario è complessivamente positivo – prosegue Lasagna – La traiettoria in corso di innalzamento termico comprometterà l’accumulo nevoso in modo anticipato rispetto allo scorso decennio: in ogni caso le condizioni complessive di accumulo presenti all’avvio della stagione irrigatoria sono le migliori che si potevano attendere stante la situazione di gennaio.
Le copiose precipitazioni tardo-invernali hanno determinato una complessiva inversione di tendenza». Preoccupano invece le oscillazioni termiche dei giorni scorsi, con differenziali prossimi ai 30 gradi in appena sette giorni.