Muore a 26 anni nell'auto che si ribalta: lo schianto, gli amici feriti e il ritratto della vittima
Altopascio: la vettura è carambolata più volte finendo la sua corsa in una traversa. All’ospedale il conducente e una ragazza che era seduta sul sedile posteriore. Il giovane deceduto lavorava in un'azienda vicino a Chiesina Uzzanese
ALTOPASCIO. Forse un colpo di sonno, forse l’alta velocità, o forse un momento di cecità provocato dal sole che proprio in quel momento stava sorgendo davanti al guidatore.
Ma, al di là della causa, resta il bilancio drammatico dell’incidente che si è portato via una vita nel fiore degli anni. Adrian Iulian Honciuc, 26 anni, di Ponte Buggianese, è morto dentro la Volkswagen Golf finita fuori strada mentre stava viaggiando lungo via del Ponte alla Ciliegia, la strada che collega Marginone con Chiesina Uzzanese.
In auto con lui due amici, il ragazzo che si trovava alla guida, Andrea Valerio, 25 anni, di Massa Cozzile, e Martina Baroni, 22 anni, di Pieve a Nievole. Entrambi feriti, ma non in pericolo di vita.
Erano da poco passate le sei quando, in pochi attimi, si è consumata la tragedia: secondo la prima ricostruzione fatta dai carabinieri del radiomobile, la vettura stava procedendo lungo via del Ponte alla Ciliegia in direzione Valdinievole. A un certo punto, per qualche ragione, il guidatore ha perso il controllo dell’auto che è sbandata e a cominciato a ribaltarsi più volte su sé stessa, saltando il fossato al bordo della strada e finendo, adagiata su un fianco, in via Ponte ai Pini, una traversa della strada che i ragazzi stavano percorrendo in quel momento. Durante quella carambola la vettura ha travolto tutto ciò che ha trovato sul suo percorso: paletti, recinzioni e una colonnina della telefonia.
Subito è stato dato l’allarme al 118, con soccorritori che – vista la zona di confine tra due province – sono stati fatti intervenire sia dalla Lucchesia che dal Pistoiese, con le ambulanze arrivate dalla Valdinievole e dalla Misericordia di Montecarlo.
Feriti il conducente (che poi è stato portato all’ospedale di Pistoia in codice giallo) e la ragazza che al momento dell’incidente si trovava sui sedili posteriori: quest’ultima è stata poi portata nel vicino ospedale di Pescia. Nel suo caso i soccorritori parlano di un mezzo miracolo: la giovane infatti è stata sbalzata dall’auto durante la carambola, finendo a terra fuori dalla Volkswagen, con una dinamica che poteva avere conseguenze ben più drammatiche.
Un miracolo che però non c’è stato nel caso di Adrian. Il giovane, che al momento dell’incidente era seduto sul lato del passeggero e stava indossando le cinture di sicurezza, è rimasto incastrato dentro la vettura, riportando i traumi che si sarebbero rivelati fatali.
Per riuscire a svolgere le operazioni di soccorso è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco, arrivati con due mezzi e sei uomini da Montecatini. L’auto era adagiata proprio sul lato in cui si trovava il passeggero, e per riuscire a raggiungerlo è stato necessario tagliare una parte del tettuccio dell’automobile. Purtroppo per lui non c’era più nulla da fare, se non constatarne il decesso e portare il corpo senza vita, una volta estratto, all’obitorio di Lucca.
È toccato ai carabinieri il pesante e delicato compito di dare la notizia ai familiari, i quali si sono precipitati a Marginone. Militari cui sono stati affidati gli accertamenti, in attesa della possibile apertura di un’inchiesta da parte della procura.
«Adrian era solare e genuino»
Dire che Adrian Iulian Honciuc era una persona ben inserita nel territorio, fredda definizione che in genere si usa nei confronti di chi proviene da altre culture al di fuori dei confini nazionali, è nel caso specifico estremamente riduttivo. Era ancora un bambino quando, nel 2004, lui e i genitori erano arrivati in Valdinievole direttamente dalla Romania. La famiglia aveva scelto la Toscana come terra dove costruirsi un futuro migliore, prendendo la residenza in Valdinievole, nella frazione di Anchione a Ponte Buggianese. Una piccola realtà, anche rispetto a Fagaras, la cittadina romena in cui Adrian era cresciuto, ma dove gli Honciuc erano riusciti da subito a legare con la comunità. Nel 2010 il nucleo familiare si era ulteriormente allargato con l’arrivo di una sorellina.
Da due anni la famiglia aveva cambiato casa, ma restando sempre a Ponte Buggianese, lungo la strada che dal capoluogo porta a Vione.
Chi lo ha conosciuto descrive Adrian come un ragazzo sveglio e sensibile, educato ai veri e sani valori della famiglia. Un ragazzo tranquillo e anche un gran lavoratore. Da diverso tempo era dipendente della Pregis, un’azienda di distribuzione alimentare che si trova nella vicina Chiesina Uzzanese.
Nonostante la sua giovane età (Adrian aveva compiuto 26 anni appena un paio di mesi fa), viene descritto come una persona matura. Sapeva stare fra la gente, sapeva ascoltare ed era l’amico che tutti vorrebbero avere: questo, in sintesi, il bel ricordo che ha lasciato fra i colleghi di lavoro, ancora attoniti e increduli, con gli occhi lucidi e il nodo alla gola, dopo aver appreso la notizia del tragico incidente avvenuto appena poche ore prima. Le persone con cui ha condiviso i turni di notte e quelli diurni, ma anche tanti momenti spensierati e attimi di profonda riflessione, usano soprattutto due aggettivi per descrivere il carattere di Adrian: «solare e genuino». Un giovane uomo sensibile, umile e generoso d’animo, che non aveva paura a mostrare le proprie debolezze.
Oltre allo sfortunato Adrian nell’auto si trovavano altri due giovani, residenti come lui in Valdinievole. Andrea Valerio, informatico, classe 1996, è il giovane che si trovava alla guida quando è avvenuto l’incidente. Al momento le sue condizioni sono definite stabili. Con loro Martina Baroni, 22 anni, ex studentessa dell’istituto Sismondi di Pescia, che vive e abita nella frazione di Via Nova, nel Comune di Pieve a Nievole, con la sua famiglia.
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