Borderland, l’associazione di Suzzara: 20 anni al confine tra cultura ed esperienze umane
È nata ad opera di un gruppo di educatori ragazzi disabili e con disagio psichico, giovani e realtà territoriali
MANTOVA. Compie vent’anni “Borderland-Associazione di Confine” nata a Suzzara ad opera di un gruppo di educatori, ragazzi disabili e con disagio psichiatrico, giovani e realtà associative territoriali, che hanno condiviso un lungo percorso collettivo di esperienze umane, intellettuali e culturali sfociato poi nel progetto di impresa sociale che porterà la Coop Chv e il Cse a gestire contemporaneamente, per 25 anni, i giardini Gina Bianchi di Suzzara e parco Florida di Pegognaga. Borderland in questo ventennio, ha prodotto esperienze come il gruppo musicale Scraps Orchestra con il Manifesto, due cd Il diavolo di mezzogiorno (2003) e Nero di seppia (2006) con cui vince il Premio nazionale canzone d’autore di Recanati nel 2003, partecipa da invitato al Premio Tenco 2004, premiato al Mmf 2003, selezionato per la compilation di Caterpillar Radio Rai, colonna sonora del film Gli ultimi giorni di Ilaria Alpi e invitato al Salone del Libro Internazionale di Torino nel 2005. Borderland, nel progetto di solidarietà Operazione Spezziamoli, oltre a promuovere i due lavori della Scraps, coinvolge Alda Merini (poesia A Franco Basaglia), Franco Rotelli (erede di Basaglia), il premio Nobel Dario Fo (opera inedita Il massacro) e Gino Strada (fondatore Emergency). Negli anni Borderland ha organizzato incontri con Mario Tommasini, Alda Merini, Gino Strada, Franco Rotelli, Nando Dalla Chiesa, Vauro, Marco Travaglio, Tahar Lambri, oltre all'orchestra Piazza Vittorio, Gian Butturini (materiali della liberazione del manicomio di Trieste, 1972), l'Associazione Casa Dez di São Paulo (Meninos de rua), Fabrizio Lazzaretti (regista di Report), Circo Parada di Miloud (bambini di strada di Bucarest), Padre Zanotelli. Con il Comune di Mantova, l’associazione ha prodotto la collana nazionale task book Per la normalità di e con Franco Rotelli, responsabile per l’Oms del processo di chiusura dei manicomi in molti Paesi. Borderland ha poi curato per un lustro il progetto di welfare sociale e culturale Nessuno Escluso con Caffè Teatro e Comune di Gonzaga.
«Per piccole realtà socio-culturali come Borderland – spiega Cayo Delegati, fondatore e presidente dell’associazione – che vivono in ragione dell’allestimento di contesti di vita qualificata a favore delle persone più fragili, rispetto all’ultima ipotesi progettuale Come una zattera tra i monti, non possiamo che ringraziare Fondazione Bam per la vicinanza di questi anni, la lungimiranza e il coraggio di valutare sul campo le migliori esperienze provinciali in essere e sostenere le piccole realtà offrendo l’indispensabile aiuto, grande o piccolo, che rappresenta l’ancora di salvezza senza cui il tessuto sociale, culturale, solidale sarebbe molto più povero».