Logistica, ricerca e offerta turistica: ecco le scommesse del Friuli Venezia Giulia a Dubai
All’Expo negli Emirati la giornata dedicata ai punti di forza della regione. Focus sul porto di Trieste. Fedriga soddisfatto: «Grande attenzione»
TRIESTE Logistica, ricerca e turismo: i tre asset «fondamentali», li ha definiti Massimiliano Fedriga, presidente della Regione. E poi le attività produttive, a partire dalla Danieli e dal suo acciaio green. Il Friuli Venezia Giulia ha messo in vetrina ieri i suoi gioielli in occasione del Regional day del Padiglione Italia all’Expo di Dubai, riscontrando «grande attenzione – fa sapere in serata il presidente Massimiliano Fedriga – sia per la dotazione infrastrutturale e logistica che per le agevolazioni fiscali che possono favorire gli investimenti nel territorio».
Un appuntamento di grande visibilità per la regione, cui Fedriga ha aggiunto incontri istituzionali in aeroporto, con un’apertura di dialogo su possibili nuove rotte tra Emirati e Trieste Airport, e, assieme al presidente del porto Zeno D’Agostino, in visita a un’azienda locale che offre diverse soluzioni per lo stoccaggio e la movimentazione dei container. Al centro dell’attenzione al Padiglione Italia proprio il porto di Trieste, «opportunità italiana ed europea». Fedriga non dimentica il primato nel Paese, spiega che il 90% del traffico è sull’estero e sottolinea l’importanza di «una piattaforma logistica naturale per il Centro e il Sud Europa. Abbiamo per questo deciso di investire nel sistema degli interporti non solo a livello nazionale ma, con il supporto del sistema portuale, anche in Austria e Ungheria. Chi sceglie il porto di Trieste sceglie un hub che si muove a livello internazionale».
A dare una spinta al Fvg anche il ministro per gli Affari regionali e Autonomie Mariastella Gelmini: «Il Fvg ha speciali caratteristiche, è una regione di confine e un ponte naturale per l'Europa e l'Est, anche grazie al suo sistema portuale». Quindi, il capitolo cultura: «La regione ha la maggiore concentrazione di siti Unesco, cinque, quasi un decimo di quelli italiani». E la rete di aziende culturali – aggiunge Gelmini citando l’evento Gorizia-Nova Gorica 2025 – ha contribuito alla creazione del 6% del Pil».
Nel suo intervento Fedriga ha poi illustrato le peculiarità turistiche ed enogastronomiche del Fvg: «Siamo una regione piccola, ma in grado di offrire grandi opportunità grazie alle località balneari e montane e alle numerose città d'arte». Infine, il passaggio sulla ricerca: «Trieste è la città che ha il più alto numero di ricercatori rispetto al numero di abitanti di tutta l'Europa. Stiamo facendo norme di legge e investendo ingenti risorse per fare in modo che la ricerca di base possa trasformarsi in ricerca applicata. Questa è la vera forza che possiamo proporre a chi vuole lavorare e collaborare con noi». Temi ripresi dall’assessore Alessia Rosolen in uno degli interventi in modalità telematica organizzati dalla Regione. «Nel 2019 – ha informato tra l’altro Rosolen – il Fvg è stata l'unica regione italiana classificata come "strong innovator" dall'European Innovation Scoreboard della Commissione Ue, con conferma nel 2021».
Sul fronte industriale, la presenza dell’ad di Danieli Rolando Paolone è servita ad approfondire l’approccio “verde” del colosso dell’acciaio, mentre l’assessore Sergio Bini, da remoto, ha puntato sulla collaborazione tra impresa e ricerca, sulla sicurezza delle mete turistiche, su brand come caffè Illy e grappa Nonino. E pure gli altri assessori hanno snocciolato i punti forti del Fvg. Fabio Scoccimarro, richiamando «lo sviluppo delle tecnologie legate all'idrogeno», ha parlato di «regione pilota» delle politiche ambientali, Graziano Pizzimenti di piattaforma unica e porti green, Tiziana Gibelli di «sistema cultura ai vertici in Italia e in Europa», Stefano Zannier si è soffermato sulla risorsa forestal