Aperture serali e ombrelloni già da aprile: ecco le novità negli stabilmenti della Versilia per la nuova stagione

Con la voglia di rilancio e di mare molte attività balneari anticipano l'apertura dei servizi: il quadro completo

Preparate teli, racchettoni e – per i più temerari – anche il costume da bagno. Da venerdì primo aprile infatti già una quindicina di stabilimenti balneari di Lido di Camaiore apriranno i battenti e daranno il via alla stagione balneare. I restanti bagni del litorale lidese (che ne conta circa un centinaio) partiranno invece a rotazione nelle prime settimane del nuovo mese, con il culmine delle riaperture atteso non più tardi del week-end di Pasqua (16-17 aprile) .

«Ormai ci siamo – commenta il presidente dei balneari di Lido Marco Daddio – anche se le incertezze di questo periodo sono molte, e non solo legate al futuro e a quello che accadrà con la Bolkestein. La guerra in Ucraina e le tensioni a livello internazionale non stanno facendo bene a questa che avrebbe dovuto essere la grande stagione del rilancio dopo i due anni della pandemia. A oggi bisogna ancora capire quanto sarà la reale incidenza di questi eventi sulla stagione estiva: dopo le buone premesse iniziali infatti abbiamo tutti registrato un calo rilevante delle richieste e delle prenotazioni per l’estate. Soprattutto – spiega – preoccupa il dato sugli arrivi dall’estero su cui c’è ancora tanta incertezza. E le perplessità non fanno bene alla ripresa, questo è ovvio. In più incidono anche gli aumenti, che gravano sulle famiglie. Alla fine ad oggi – conclude Daddio – si naviga ancora a vista: le prenotazioni ci sono ma vanno ancora a rilento».

Nei mesi scorsi però il litorale di Lido di Camaiore si è rifatto il look, con tanti stabilimenti che sono stati oggetto degli abituali lavori di manutenzione in vista della riapertura. E i balneari hanno anche concluso la convenzione con la Vcb Securitas di Brescia per la sorveglianza notturna che partirà proprio dal fine settimana pasquale.

«C’è tanta voglia di rilanciarsi, quest’anno almeno partiremo per tempo. È l’aspetto migliore di aver superato i due anni di pandemia – commenta Daddio – potremo godere di una stagione più lunga e a giugno a Lido avremo la vetrina di un grande evento come il festival “La prima estate” che sancirà anche l’inizio dei tre mesi di maggior flusso turistico in zona». Dal primo aprile quindi Lido torna a vivere delle proprie spiagge: saranno disponibili ombrelloni, servizi al pubblico e attività di somministrazione di cibo e bevande mentre per la balneazione bisognerà attendere il nulla osta della capitaneria di porto. Anche se nei fine settimana, festivi e pre-festivi «chi aprirà – spiega il presidente dei balneari ledessi Daddio – dovrà comunque garantire la presenza della sorveglianza del bagnino in spiaggia: come tutti gli anni, noi ci predisporremo in questo modo».

LE APERTURE SERALI

Saranno quaranta le aperture serali che gli stabilimenti balneari di Forte dei Marmi potranno fare quest’estate per ospitare a tavola i clienti tra il primo maggio e il 18 settembre. Dieci serate in più rispetto al 2021 quando il numero di feste stagionali sui bagni venne riportato al limite in vigore nel 2019, mentre nel 2020 arrivò lo stop del sindaco Bruno Murzi che, in piena pandemia, concesse soltanto venticinque aperture serali. Proprio il sistema paese ha ispirato questa ultima decisione visto che l’accordo non è stato raggiunto soltanto con i concessionari balneari che sono interessati, ma anche con l’assenso delle altre categorie in particolare dei commercianti che quindi non avranno più che di lamentarsi per quanto accadrà sulla spiaggia al calar del sole.

Un accordo che prevede, oltre a un assiduo controllo serale dell’amministrazione tramite le forze dell’ordine, sanzioni più severe per i trasgressori fino ad arrivare al divieto di effettuare ulteriori aperture serali. Della faccenda se n’era occupata l’assemblea dell’UPB al quale era stato proposto di scegliere un aumento delle aperture serali oppure di confinare le stesse aperture nei week end tra giugno e settembre. Un’idea già emersa anche l’anno scorso e che era basata sul fatto che nei week end estivi, al Forte, c’è così tanta gente che la concorrenza con i locali extra spiaggia non è significativa.

I balneari però avrebbero scelto di fare qualche serata in più rispetto al passato, ma con la possibilità di fissare le serate con una certa libertà rispetto al calendario e non ingessandosi con la scelta senza eccezioni dei soli venerdì, sabato e domenica estivi. «Sono felice che questa decisione sia arrivata attraverso un confronto partecipato – ha commentato Murzi – che più che mai rappresenta un sistema paese per Forte dei Marmi, realtà turistica di rilievo internazionale che si prepara ad affrontare insieme al meglio la nuova stagione turistica, in un momento particolarmente delicato dettato dall’incertezza della problematica delle concessioni demaniali». «L’accordo – sottolinea il presidente dei balneari Martino Barberi – segna una tappa fondamentale per il futuro sviluppo delle relazioni cittadine. I balneari auspicano che nasca su questa scia una piena solidarietà nella battaglia che stiamo sostenendo contro la sentenza del Consiglio di Stato sulle concessioni». «Con questo accordo finalmente due categorie cittadine si sono avvicinate», conclude Alessandro Bindi presidente dell’Associazione Commercianti. La frequentazione serale dei bagni sarà aperta non solo ai clienti dello stabilimento balneare, ma a tutti e la chiusura quotidiana, finora fissata alle 20 potrebbe slittare alle 21 con tolleranza fino alle 21. 30.

LA STAGIONE PARTE PRIMA

Stagione balneare al via, con discreto anticipo, a Marina di Pietrasanta. I primi ombrelloni troveranno infatti posto su spiaggia nel fine-settimana del 2 aprile: una ventina – come a dire circa uno su cinque – gli stabilimenti balneari pronti ad accogliere, con servizi di base e ristoranti aperti, i clienti in astinenza da sole, mare e abbronzature. «La maggioranza dei concessionari aprirà nel week-end di Pasqua, ma non pochi bagni saranno già operativi dall’inizio del mese di aprile: c’è molta richiesta, c’è voglia di mare, di pranzare all’aria aperta, di trascorrere qualche ora su spiaggia. E noi, nel limite del consentito, ci faremo trovare pronti», le parole di Francesco Verona, presidente del Consorzio Mare Versilia, sigla che fa da riferimento a oltre 100 stabilimenti fra Fiumetto, Tonfano e Focette.

In realtà a condizionare ogni piano e progetto sarà il meteo. «Le persone oggi, prima di muoversi, controllano per tempo le previsioni così come fanno gli operatori di settore con l’auspicio che siano previsioni corrette – prosegue Verona -. Detto questo, a oggi, le prenotazioni estive, nonostante il covid e le incertezze e le paure innescate dalla guerra in Ucraina, sono in linea con quelle degli anni scorsi. L’obiettivo è confermare l’estate 2021 che è stata sicuramente di buon livello. Le tariffe? Resteranno invariate, non possiamo permetterci alcun aumento, nonostante l’impennata delle varie utenze. Ma del resto i prezzi, a parte qualche ritocco legato a migliorie strutturali e di servizi, sono bloccati da anni».

Migliorie e lavori che, complici le aste 2024, non sono più nell’agenda del concessionari. «È tutto bloccato: nuove forniture, interventi, lavori anche minimi. Si fa solo il necessario – prosegue Verona -, viste le prospettive non possiamo permetterci alcuna spesa. Le aste non preoccupano, però, solo noi concessionari, ma anche i clienti: rischiano di perdere quella familiarità di rapporto, quel sentirsi a casa che in altri contesti, come con il subentro di grandi società, non saranno più possibile. E infatti ci chiamano, chiedono, vogliono capire, ma la nostra risposta è sempre la stessa: le aste restano in agenda e saranno molto penalizzanti per tutti i bagni e il litorale», il pensiero di Verona che, nel frattempo, da presidente dell’associazione, entra nel merito del nuovo piano arenili. «Le nostre priorità restano legate alla possibilità di realizzare verande e chiusure per garantire servizi di bar e ristorante e accoglienza anche nei periodi meno favorevoli». La chiosa è sul turismo russo. «Non abbiamo una clientela russa, in zona, particolarmente numerosa, però quelli che abitualmente frequentano i nostri stabilimenti hanno in linea di massima confermato la loro presenza».