Bianca Berlinguer: “Colpita la mia libertà, la Rai non ascolti i politici”
La conduttrice: «Io sono per il pluralismo, Orsini tornerà gratis. Vietare il cachet agli ospiti sarebbe un boomerang. La Rai rischia di stare fuori dai giochi»
Al centro della bufera suo malgrado. Ma sarebbe sbagliato pensare che Bianca Berlinguer, autrice e conduttrice di Cartabianca, su Rai 3, non sia avvezza a traversare di questi mari. Le era già successo, con l’alpinista-scrittore Mauro Corona, che un suo ospite venisse allontanato dalla trasmissione da lei condotta. E in questi giorni si sarebbe voluto «replicare l’allontanamento», con Alessandro Orsini, docente di Sociologia del Terrorismo alla Luiss, che ne prende già le distanze. A fare chiarezza su quanto accaduto è l’altra protagonista della storia, Bianca Berlinguer.
Berlinguer, ma chi è il professor Alessandro Orsini?
«È uno studioso che esprime posizioni presenti nell’opinione pubblica e tra gli analisti. Io sono per il pluralismo sempre e questa condizione è inderogabile soprattutto in una situazione così delicata. Orsini peraltro ha sempre cercato di analizzare le cause di quanto accade, senza negare che la Russia sia l’aggressore. E io non mi stanco di ribadirlo nel corso dell’intero programma».
Poi che cosa è successo?
«Dopo che altre trasmissioni gli avevano fatto proposte economicamente più allettanti, gli ho offerto un contratto per sei puntate e così lui ha deciso di scegliere Cartabianca, convinto di poter esprimere lì il suo pensiero in piena libertà».
La Rai ha poi rescisso il contratto a seguito di un’alzata di scudi di Pd e Italia Viva in Vigilanza che ritenevano le sue posizioni lesive di una sensibilità comune.
«Io ritengo che loro abbiano pieno diritto a esprimere la loro opinione ma le decisioni della Rai non possono essere condizionate da quello che pensano i politici».
Invece è accaduto, il contratto è stato cassato e lei ha lamentato di non essere stata avvertita.
«Mi sono sentita amareggiata e colpita nelle mie prerogative di autrice e responsabile del programma, che si esprimono anche nella libertà di decidere quali ospiti avere, quali contenuti dare per disegnare, insieme alla mia squadra, la fisionomia della trasmissione. Invece la decisione è stata presa senza che io venissi consultata».
Una mancanza da parte dell’ad Carlo Fuortes?
«No, con lui ho sempre avuto rapporti di estrema correttezza».
Praticamente lei ha vissuto un déjà vu, perché tutto questo era già accaduto con Mauro Corona.
«Esatto, un déjà vu. Anche lì una disdetta arrivata senza che io fossi stata avvertita. In quel caso Corona mi aveva chiamata “gallina”, e dunque un provvedimento si imponeva, ma non un’interdizione per tutta la stagione. E il suo ritorno quest’anno è stato molto apprezzato dal pubblico. Comunque il professor Orsini ha proposto di sua volontà di continuare la sua partecipazione a titolo gratuito, e gli sono molto grata».
Non pensa che questa polemica abbia invece fatto passare Orsini per un martire della libertà di pensiero?
«Credo che ci sia stata una sua demonizzazione che non comprendo e non condivido. Questo modo di discutere è sbagliatissimo tanto più in un momento come questo, quando è richiesta la massima circolazione delle idee».
Sembra che il cda Rai voglia vietare le ospitate retribuite.
«Sarebbe un boomerang. È un’ipocrisia fingere che non si sia consolidato in questi anni un mercato di opinionisti, e se la Rai si sottraesse sarebbe fuori dai giochi a tutto favore della concorrenza».
Si dice che lei peschi opinionisti solo da una certa testata. È vero?
«Questa non l’avevo ancora sentita. Basta una verifica per scoprire che è un’affermazione falsa».
Dunque Orsini ci sarà martedì prossimo?
«Per quanto mi riguarda sì, come detto a titolo gratuito».
Non ne risentirà la trasmissione di tutta questa bagarre?
«Di certo non ne risentirà il pluralismo. Anche quando ero il direttore del Tg3 ritenevo che l’unico modo per permettere al telespettatore di costruirsi un suo pensiero fosse quello di far ascoltare più voci, anche contrastanti, ovviamente autorevoli».
Il mercato degli opinionisti non è esploso in pandemia con i virologi, alcuni muniti di agenti, ospiti ovunque?
«I medici che sono venuti da noi, Bassetti, Crisanti e Galli, hanno partecipato a titolo gratuito, senza mai neppure adombrare alcuna ipotesi di compenso».
I politici del Pd che l’hanno attaccata, l’hanno mai chiamata?
«Solo Valeria Fedeli, ma perché ci lega un rapporto di stima. Molto correttamente mi ha chiamata per comunicarmi la sua posizione e io le ho detto che non la condividevo». —
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