Per gli Amici di Palazzo Te il 25° compleanno è alla rovescia: i regali li fanno loro
MANTOVA. L’Associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani ha compiuto 25 anni. La festa di compleanno, con tanti protagonisti e torta finale nel chiostro, è andata in gloria mercoledì sera (6 luglio) nell’ex chiesa della Madonna della Vittoria, al gran completo.
A ricevere i doni, di solito è chi compie gli anni. Il mondo alla rovescia si è invece manifestato gioiosamente nel fatto che è stata la festeggiata Associazione a offrirli. Il primo dono è andato all’Archivio di Stato di Mantova: tre volumi con tutti gli scritti di Alessandro Luzio, che dell’Archivio fu direttore per 17 anni dal 1898. Secondo dono a beneficio del Comune: un bel quadro di Giuseppe Guindani, pittore mantovano vissuto dal 1886 al 1946, intitolato “Il Rio di Mantova d’inverno”. L’epifania dei doni è avvenuta a fine serata, preannunciando la torta.
Due ore prima, in apertura, il presidente dell’Associazione, Italo Scaietta, aveva introdotto il ricordo di Daniela Ferrari, per tanti anni direttrice del nostro Archivio di Stato, donna di grande cultura, innovatrice (con una sensibilità particolare alle nuove tecnologie, ai portali online su cui versare le fonti archivistiche) che amava il suo lavoro: a parlare dell’amica, scomparsa il 4 giugno, sono state Roberta Piccinelli, Paola Cortese, Renata Casarin, Deanna Shemek (in collegamento video dalla California) e Luisa Onesta Tamassia.
Un velo di tristezza e nello stesso tempo il ripercorrere un’esistenza, quella di Daniela, vissuta pienamente attraverso l’impegno, nella felicità quotidiana anche della buona cucina: Deanna Shemek ha ricordato quando nel 2016 Daniela riuscì a trovare in un supermercato californiano gli ingredienti per fare un risotto alla mantovana.
È seguita la presentazione dei soci onorari 2022 dell’Associazione: monsignor Roberto Brunelli, Annamaria Mortari, Daniela Bellintani e Fernando Aldighieri. A presentarli sono stati Gianluigi Arcari, Luisa Onesta Tamassia, Edgarda Ferri e Omero Araldi.
Sono stati poi commentati i restauri che l’Associazione segue: una colonna con ciborio del ’400 proveniente dalla soppressa certosa di Mantova, che ora si trova nell’oratorio e cimitero Cavriani a Sacchetta di Sustinente; di un orologio notturno della prima età del ’700, ad Asola; di una sinopia dello scultore Agamennone Paganini del primo decennio del ’900, sulla parete di sinistra in fondo, nell’ex chiesa della Madonna della Vittoria; infine delle Pescherie di Giulio Romano: è questo il restauro più importante – come ha detto Paolo Corbellani – e tutto sarà a posto entro la fine dell’anno a eccezione dell’ultimo lotto che comprende la sala delle Capriate.
Oltre ai relatori citati, sono intervenuti tra gli altri Cristina Gerbelli presidente Sacha Caprianorum, il restauratore Giuseppe Billoni, il vicesindaco Giovanni Buvoli, l’assessore alla cultura di Asola Cecilia Antonioli, Gisella Perini e Claudia Bonora. Diego Fusari dell’Accademia teatrale Campogalliani ha letto un passo di Sigismondo Gonzaga sulla processione, a Mantova il 6 luglio 1496, a un anno dalla vittoria del marchese Francesco II Gonzaga alla battaglia di Fornovo. In Italia il volontariato culturale non ha ancora un debito riconoscimento.
Scaietta, presidente della federazione italiana degli Amici dei Musei, si sta interessando col ministero della Cultura.