La nipote non può vedere la nonna morta in Rsa: «È senza il green pass»
foto da Quotidiani locali
La nonna Augusta si è spenta, all’età di novant’anni, alla casa di riposo Villa Carpaneda di Rodigo. Una delle nipoti, Emanuela Lodi Rizzini, di Guastalla, ha chiesto alla dirigenza della Rsa di poterla vedere per l’ultima volta. Non è stato possibile per le regole imposte da un’ordinanza della Regione Lombardia emanata il 16 maggio scorso (Dgr 6387). La donna ha insistito e ha fatto intervenire i carabinieri che dopo aver sentito la direzione della struttura, le hanno dato la medesima risposta.
«Se i dipendenti no-vax sono tornati a lavorare negli ospedali, perché mi viene impedito di vedere mia nonna? Dal momento che è defunta non posso di certo contagiarla. Siamo cinque nipoti e quattro di noi, io compresa, siamo sprovviste di green pass, è vero. Ma in questo caso non c’erano gli spazi, oltre che il buon senso, per prendere una decisione diversa?».
Una risposta viene anche dai responsabili di case di riposo diverse che, al contrario di Villa Carpaneda, permettono ai parenti senza green pass di visitare la salma di un ospite, ma a una condizione: che la camera mortuaria sia in uno spazio autonomo, non collegato alla struttura, come nel caso della Rsa Canossa di Serravalle a Po. A Villa Carpaneda questo spazio autonomo non c’è: per entrare nella camera mortuaria occorre attraversare la struttura e questo, come spiega Paolo Portioli, direttore generale dell’istituto Mazzali di Mantova, è soggetto a regole precise, sia regionali che nazionali.
«Per poter entrare in una residenza sanitaria per anziani – chiarisce il dottor Portioli – occorre aver effettuato il ciclo primario delle vaccinazioni (le prime due). E non è tutto: occorre sottoporsi a un tampone, anche in farmacia, antecedente al massimo due giorni prima dall’ingresso in struttura». Rimane necessario il massimo rigore nell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, nel garantire il distanziamento sociale ed evitare qualsiasi forma di assembramento all’interno delle Rsa e che le visite siano effettuate nel rispetto di tutte le precauzioni e misure igienico-sanitarie.
«Il familiare/visitatore – chiarisce Portioli – deve sempre effettuare l’igiene delle mani all’ingresso e all’uscita dalla struttura e indossare sempre e correttamente i dispositivi medici o di protezione individuale in base al livello di rischio. Se l’ospite è allettato o difficilmente trasferibile potrà essere valutata la visita all’interno della camera qualora risulti opportuna in considerazione del contesto e delle condizioni psico-fisiche o cliniche dell’ospite».
Alle strutture in ogni caso si può accedere solo attraverso una prenotazione e quindi tutte le visite devono essere programmate.