Riaperto il ponte sul Torre a Chiopris Viscone ma i tir dovranno aspettare il controllo dei sensori
CHIOPRIS VISCONE. Dal pomeriggio di venerdì 11 novembre il ponte sul torrente Torre è tornato transitabile, almeno per il traffico “leggero”. Dopo la chiusura decisa venerdì pomeriggio, a seguito della piena e del maltempo, l’infrastruttura ora è nuovamente percorribile dai veicoli di peso inferiore alle 3, 5 tonnellate.
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Ciò significa che per tir e mezzi pesanti rimangono in vigore le deviazioni già note dalla scorsa settimana, interrompendo il collegamento diretto tra il tessuto industriale del Manzanese e del Palmarino lungo l’ex strada provinciale 50.
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Soltanto i dati che saranno raccolti nelle prossime settimane potranno dare indicazioni su come procedere, attraverso una fitta rete di sensori. Questi sono stati posti dall’Ente di decentramento regionale lungo tutto il viadotto, monitorando non solo il traffico ma anche lo spostamento dell’acqua e delle ghiaie. Proprio quest’ultime sono uno dei punti più delicati, con le fondamenta della struttura visibili a occhio nudo: situazione che ha messo in allarme i tecnici, che già nei giorni precedenti all’ultima allerta meteo avevano rilevato una possibile, imminente chiusura.
Sul posto, ieri c’era anche il sindaco Raffaella Perusin assieme agli agenti della polizia locale, i quali saranno chiamati a vigilare sul rispetto del divieto di transito da parte dei veicoli troppo pesanti. Almeno fino a quando l’Edr non scioglierà l’ultima riserva. «Vedremo come si evolve la situazione giorno dopo giorno – spiega il commissario dell’ente, Augusto Viola –, a partire dalle prime reazioni del ponte. Bisogna andare con grande cautela. Nel frattempo saranno fatti lavori alla briglia per trattenere la ghiaia con questa che per ora è stata livellata attorno ai pilastri».
L’incarico d’urgenza è stato affidato alla Icop di Basiliano, la stessa che sta proseguendo i lavori di sostituzione dei tubolari difettosi sul nuovo viadotto, per poi ultimarlo definitivamente. Una conclusione attesa per l’autunno 2023, così come il completamento della briglia stessa su cui deve intervenire il Demanio e per la quale la gara è già partita.
Due percorsi paralleli su cui ora è ancora più alta l’attenzione di comunità e aziende locali, sperando che nuove allerte meteo non richiedano ulteriori chiusure.