Quattordicenne denuncia approcci sgraditi da parte del patrigno dell’amica: l’uomo condannato a due anni
PORDENONE. Una ragazzina, all’epoca quasi quattordicenne, ha riferito di aver subito approcci sgraditi dal patrigno dell’amica che l’aveva ospitata, per la notte, a casa sua. La confidenza, fatta dall’adolescente a un familiare, ha innescato un’indagine per l’ipotesi di violenza sessuale aggravata ai danni di un minore. A coordinarla, il pm Andrea Del Missier.
Le due ragazzine dormivano nella stessa stanza. La testimonianza della persona offesa è stata cristallizzata in un incidente probatorio. Nel capo di imputazione sono stati contestati due palpeggiamenti, che la ragazzina ha detto di aver subito, in quell’occasione, uno la sera e l’altro all’alba. L’amica ha detto agli inquirenti invece che il patrigno non era mai entrato nella stanza. L’uomo, 58 anni, ha sempre respinto le accuse e lo ha fatto anche ieri, in aula, dinanzi al gup Monica Biasutti: nulla di ciò è mai avvenuto.
Ieri il caso è stato discusso. Il pm Del Missier ha chiesto la condanna a quattro anni di reclusione per violenza sessuale aggravata, pur riconoscendo la fattispecie di lieve entità. L’avvocato Luca Fiorido, difensore dell’imputato, l’assoluzione perché il fatto non sussiste.
Il giudice ha condannato l’imputato a due anni e quattro mesi di reclusione, riconoscendo la fattispecie di lieve entità, e al risarcimento della parte civile, costituita con l’avvocato Antonella Brandolisio. È stata disposta una provvisionale di 10 mila euro, mentre il risarcimento dovrà essere quantificato in sede civile. Interpellata, l’avvocato Brandolisio non ha rilasciato dichiarazioni. L’avvocato Fiorido valuterà l’appello, non appena saranno depositate le motivazioni della sentenza.