Al Villaggio del Pescatore Parco dei dinosauri in stallo tra vandali e burocrazia
foto da Quotidiani locali
DUINO Atti vandalici, con danneggiamenti al lucchetto d’ingresso e alle rocce con resti vegetali fossili. Il prolungarsi di una procedura di acquisizione dell’area. È allarme rosso a Duino Aurisina, per quanto concerne il futuro del sito paleontologico del Villaggio del Pescatore, da tempo abbandonato a se stesso, dopo l’uscita di scena della cooperativa Gemina, che gestiva le visite guidate all’interno dell’area diventata famosa dopo i ritrovamenti dei dinosauri Antonio e Bruno.
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A manifestare forte preoccupazione è il proprietario, Mario Sartori: «La Regione nel 2020 – ha detto – aveva stanziato 1, 5 milioni di euro per l’acquisto dei terreni interessati, con l’obiettivo di realizzare il Parco dei dinosauri. Era stato poi stilato un accordo di programma assieme alla Soprintendenza, e la Regione ne aveva delegato l’attuazione al Comune di Duino Aurisina». «Con l’amministrazione però – ha sottolineato Sartori – non ho più avuto contatti e mi riferisco sia alla maggioranza che ha governato Duino Aurisina fino a pochi mesi fa, sia a quella attuale. Il tutto nonostante i miei ripetuti solleciti». «Recentemente poi – ha continuato – un ispettore onorario per la paleontologia e la paletnografia del Friuli Venezia Giulia ha denunciato la forzata apertura del cancello d’ingresso da parte di ignoti e la sottrazione di alcune rocce».
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All’accorato appello di Sartori ha risposto l’assessore regionale per la Cultura, Tiziana Gibelli: «La Regione sostiene con forza il progetto. Dato lo straordinario valore potenziale dell’area – ha rimarcato – è evidente la necessità di valorizzare e sviluppare il sito. Nell’accordo di programma del 2020 spetta al Comune il ruolo di soggetto responsabile del processo di realizzazione degli interventi programmati e di attivazione delle risorse organizzative, tecniche e finanziarie necessarie, cioè delle attività di progettazione del parco, dei singoli interventi e della redazione del piano di gestione, infine dell’esecuzione dei lavori e dell’affidamento dei servizi connessi alla gestione».
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«La perimetrazione – ha rilevato l’assessore regionale – è già stata individuata e avallata dal Comune di Duino Aurisina, che adesso dovrebbe richiedere all’Ufficio tecnico erariale la valorizzazione dei terreni, per consentire al ministero della Cultura di procedere con la dichiarazione di pubblica utilità, presupposto della procedura di espropriazione». «Da parte della Regione – ha concluso ancora Gibelli – l’auspicio è che tutte queste procedure possano essere fatte nel minor tempo possibile».
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«Il nostro interesse è identico a quello dell’amministrazione regionale – ha commentato il sindaco di Duino Aurisina, Igor Gabrovec – anzi, a nostro avviso, sarebbe opportuno non limitare l’operazione alla breccia fossilifera, ma ampliarla all’intera area, per immaginare un Parco non solo paleontologico ma anche naturalistico. Aspettiamo perciò la definizione, da parte degli enti competenti, della congruità del prezzo». —
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