Carenza di infermieri, appello agli studenti feltrini: «Convincete anche gli amici ad iscriversi»
Studenti, convincete i vostri amici a iscriversi a scienze infermieristiche: «C’è un bisogno enorme di infermieri, quelli che formiamo non bastano a coprire il fabbisogno assistenziale fra ospedale e territorio».
L’appello l’ha lanciato il presidente dei corsi di laurea in scienze infermieristiche del Veneto, il docente dell’università di Padova Vincenzo Baldo, inaugurando il nuovo anno accademico della sede di Feltre, che metterà in campo a conclusione dei percorsi di laurea altri 103 infermieri e 10 tecnici della prevenzione.
Baldo ha rivolto l’appello alle matricole e ai loro colleghi già laureati: convincere i coetanei a iscriversi a questi corsi di laurea. E ha prospettato un aumento del numero di studenti iscrivibili nelle varie sedi – a Feltre ce ne sono già 20 in più rispetto agli anni scorsi – senza nascondere però un altro problema, quello dell’offerta di posti che supera la domanda.
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«Mediamente la copertura delle iscrizioni nelle nostre sedi di laurea si attesta sul 93 per cento», ha detto il preside Baldo, nominato a questo nuovo ruolo da un mese, «a Feltre si raggiunge invece il 97 per cento. Ciò su cui vogliamo puntare è la possibilità di slittamenti da una sede all’altra, anche per ripescare gli studenti che non hanno superato l’esame di selezione e restano fuori dalla graduatoria».
Sono 250 i futuri infermieri iscritti al triennio di scienze infermieristiche di Feltre che a fronte del bisogno assistenziale crescente possono essere intercettati anche prima della laurea. E sono 97 le matricole che iniziano l’anno accademico, che ieri sono stati salutate e incoraggiate dal direttore sanitario Maria Caterina De Marco, dal presidente della conferenza dei sindaci Oscar De Pellegrin e dal vicesindaco di Feltre Claudio Dalla Palma. A queste si aggiungono 6 studenti che ripetono l’anno, per arrivare a un totale di 103 iscritti.
La sede di Feltre – dove sono attivi anche il corso di laurea in tecnico della prevenzione, supervisionato dalla preside padovana Mariella Carrieri e coordinato come tutti gli altri da Marco Dal Pont, e il master di alta specializzazione in emergenza in montagna – fa attrazione: quasi la metà degli iscritti proviene dalla provincia di Belluno e la parte restante dalle province di Treviso, Trento, Vicenza, Padova e Venezia con il 13 per cento di studenti che arrivano da fuori regione.
Anche i numeri sulle iscrizioni sono incrementati negli anni: una sessantina di iscritti fra il 2017 e il 2020, per arrivare ai 79 di un anno fa e ai 97 dell’anno accademico in corso.
Intanto a testimoniare la bontà dei corsi di Feltre sono stati gli studenti, fra quelli già laureati e quelli iscritti. Carla Palma, tecnico della prevenzione fresca di laurea con 110 e lode, e Alice Ferronato al terzo anno di infermieristica, hanno confermato la prima di essere stata seguita «in maniera ottimale e di aver fatto gruppo di classe», la seconda di aver scelto «una professione bellissima, dal cammino lungo e tortuoso che viene supportato dal tutor».
Si sono aggiunte le testimonianze di Valeria Pivato, primo anno di infermieristica con alle spalle un percorso lavorativo consolidato come Oss e esperienza già maturata in ambito di progetti per la psichiatria, di Matteo Facco, collega di corso che si è trasferito a Feltre da Padova dove per due anni e mezzo ha fatto un lavoro diverso ma ha avvertito l’esigenza di voler «fare del bene a qualcuno acquisendo competenze nell’ambito di urgenza/emergenza», e di Manuele Buzzatti, bellunese iscritto al primo anno di tecnico della prevenzione. —