Imoco, nuove regole contratti. Ecco come sarà la squadra. Chi parte e chi resta. E la Egonu...
Per Maschio la riforma dello sport limita lo spazio d’azione per i club. Le ultime del mercato
«Il mercato è fermo e aspettiamo che il Parlamento faccia la sua parte».
Non è fuori luogo, come potrebbe sembrare a prima vista, il legame che il copresidente di Imoco Volley Pietro Maschio pone tra i trasferimenti e i contratti delle atlete e l’attività legislativa di Montecitorio e di Palazzo Madama.
La riforma dello sport
Tema centrale è la riforma dello sport, approvata nell’agosto 2019, per la quale i decreti attuativi non sono ancora in vigore.
L’ultimo rinvio è dello scorso dicembre, quando il testo è stato inserito nel “Milleproroghe” con lo slittamento delle nuove norme dal 1° gennaio al 1° luglio 2023.
«Fino al voto, annunciato per la prossima settimana – prosegue il copresidente Maschio –, non sappiamo quali saranno le regole che dovremo applicare ai contratti. Per questo è tutto fermo, comprese anche le voci che di solito affollano le cronache di questo periodo dell’anno».
La riforma riguarda gli sport non professionistici (ovvero tutte le discipline, esclusi calcio, basket, golf e ciclismo) e tocca vari aspetti. Alcuni riguardano la forma giuridica che gli enti sportivi dilettantistici possono assumere, altri la definizione normativa del tesseramento degli atleti.
Un punto cruciale la modifica al regime contributivo e fiscale dei lavoratori sportivi, con la distinzione tra l’area del professionismo e l’area del dilettantismo, nella quale è prevista l’introduzione di una specifica disciplina del rapporto di lavoro sportivo.
Nessuno sa quantificare i costi
«Si parla soprattutto dei contributi previdenziali, che non sappiamo quantificare, ma ci aspettiamo onerosi. Non siamo in grado di sapere che tipo di contratto dovremo applicare e quali saranno gli aggravi economici. Tutti i club sono in attesa e poi ci si muoverà di conseguenza da fine febbraio». Spostamenti significativi in casa gialloblù non ne sono previsti, dato che il grosso delle novità e dell’intelaiatura della squadra è stato costruito l’anno scorso, con nove giocatrici in uscita e altrettante in entrata.
«La parte principale del lavoro è stata fatta e devo dire che è andata pienamente a buon fine, visto che siamo a tre trofei vinti su tre finali disputate». Ora gli obiettivi a cui puntare sono lo scudetto, con i playoff che partiranno subito dopo Pasqua, e la Champions League, che rivedrà le pantere in campo dai quarti di finale fra meno di un mese.
Le due candidate per la sfida Champions
Conegliano resta alla finestra per sapere chi sarà l’avversaria da affrontare tra Chemik Police e Fenerbahçe, di fronte già la prossima settimana per l’andata del turno eliminatorio.
«E’ strano non aver giocato questo mercoledì, ma il calendario meno carico ci permette di recuperare al meglio la forma di tutte le giocatrici». Ai contratti ci si penserà, carte alla mano, nei prossimi giorni e con pochi ritocchi. «Di certo una squadra che ha già vinto così tanto è difficile cambiarla».
Ecco come sarà la squadra: chi parte e chi resta
Tra i nomi che paiono certi di vestire ancora i colori gialloblù ci sono Santarelli, De Gennaro, Wolosz, Haak, Fahr, Lubian, Squarcini. Solo per De Kruijf si è ventilato un trasferimento all’Eczacibasi, per le altre, a partire dalle americane, bisognerà valutare le singole situazioni ed eventuali richieste.
Di certo, al momento c’è solo il passaggio di Karakurt da Novara a Kaliningrad. Voci sempre più insistenti danno il ritorno di Egonu in Italia a Milano o a Scandicci, dove potrebbe arrivare dal Vakifbank anche la regista serba Ognjenovic.