Sette defibrillatori lungo la Restera a Treviso in memoria di un giovane atleta padovano
Treviso, città cardioprotetta. Anche nella zona della Restera, il luogo culto di runner e sportivi che ogni giorno si mettono alla prova ai bordi del Sile, facendo battere forte il loro cuore. Venerdì pomeriggio è stato inaugurato il primo di sette defibrillatori che costelleranno il percorso, per garantire la sicurezza di chi frequenta la zona.
Si aggiungeranno agli altri 60 già presenti nel territorio comunale tra luoghi pubblici e luoghi dedicati, mentre nella provincia sono già oltre 450. Numeri che confermano un predisposizione virtuosa dei trevigiani: secondo i dati della dottoressa Marialuisa Ferramosca, direttore della struttura complessa centrale operativa Suem Treviso, nel comune di Treviso in seguito a un malore improvviso, il massaggio cardiaco viene effettuato dai presenti nel 57% dei casi, molto più di quello che succede mediamente in Italia, il 33%.
I nuovi defibrillatori in Restera sono stati una donazione al Comune di Treviso della Fondazione Ometto con il progetto Piccolo Principe, nato in ricordo di Carlo Alberto Conte, giovane padovano promessa delle Fiamme Oro. L’atleta di 12 anni è scomparso in modo improvviso il 25 gennaio 2022, mentre stava partecipando a una gara podistica a Vittorio Veneto. Il suo cuore si è fermato durante la gara e pur avendo tentato tutto il possibile, è deceduto all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso.
«Ci sentiamo molto legati a Treviso, la città ci ha abbracciato con il sua affetto e siamo contenti sia d’esempio anche per le altre città», racconta Valentina Ometto, presidente della Fondazione Ometto e mamma di Carlo Alberto, «abbiamo scelto di cavalcare il dolore, affrontarlo per trovare la forza di essere d’aiuto agli altri, come faceva nostro figlio con chi aveva bisogno».
«La famiglia Conte ha saputo trasformare un gravissimo lutto familiare in energia positiva e voglia di aiutare le altre persone. Mi fa piacere che abbiamo scelto Treviso per far partire il loro progetto», afferma il sindaco Mario Conte, «Ci riempie d’orgoglio poter garantire la sicurezza degli sportivi e di tutti i trevigiani».