Condannati i due rapinatori dell’edicola sulla Mainizza: prima hanno chiesto scusa in aula
GORIZIANI Sono stati condannati rispettivamente a 6 anni e a 5 anni e 4 mesi i goriziani M. M., 24 anni, e M. L., 54, che lo scorso 29 ottobre avevano eseguito due rapine, a Gorizia e a Nova Gorica. Pene stabilite dal gup Flavia Mangiante, nell’ambito del giudizio immediato con rito abbreviato. Il pm, da parte sua, aveva richiesto 8 anni e 7 anni e 7 mesi.
Nel corso dell’udienza in Camera di consiglio, gli imputati hanno reso dichiarazioni spontanee. Hanno ammesso le loro responsabilità e chiesto “scusa” alle persone offese. Il giudice, nell’irrogare la pena, ha riconosciuto le attenuanti generiche. La prima rapina era avvenuta in un’attività di tabacchi e giornali sulla Mainizza, nel quartiere della Madonnina, senza asporto di denaro anche per l’arrivo di alcuni clienti. La successiva si era verificata nella rivendita di un distributore di benzina in Slovenia, con la sottrazione di circa 1.600 euro.
Il tutto con l’utilizzo di uno scooter provento di furto, come pure la targa, una pistola caricata a salve, un coltello. I militari della Squadra Mobile e della Digos della Questura, assieme al Nucleo radiomobile della Compagnia dei carabinieri di Gorizia, li avevano poi inseguiti durante la fuga fino a fermarli: avevano opposto resistenza ed un agente era rimasto ferito (5 giorni di prognosi). Le forze dell’ordine avevano rinvenuto anche tirapugni.
Lo scorso 12 dicembre la Procura ha richiesto il giudizio immediato, a fronte dei reati di rapina, possesso di armi, ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Con ciò considerando anche la recidiva reiterata specifica per uno dei due. Il 19 dicembre il gip ha quindi emesso il relativo decreto, fissando al 9 febbraio 2023 l’avvio del processo davanti al Tribunale collegiale. E la difesa, rappresentata dagli avvocati Paolo e Alice Bevilacqua, ha proposto istanza di rito abbreviato. Da qui, dunque, il giudizio immediato con rito abbreviato davanti al gup Mangiante. Nel procedimento è stata acquisita la documentazione prodotta dalla difesa riguardante le lettere di scuse degli imputati alle persone offese, oltre ad un simbolico risarcimento del danno. I difensori hanno evidenziato la fragilità di queste persone e anche il vissuto difficile, rilevando l’importanza della consapevole presa di coscienza, volta a un percorso riparatorio.