Mantova, ancora odori dalla cartiera. I residenti: non siamo tutelati
«Sono passati due anni e la situazione difficile legata agli odori e ai rumori della cartiera non è risolta». A parlare è Ilaria Bizzo, referente del comitato Cittadella- Colle Aperto nato nel settembre 2021 per aprire un dialogo con la cartiera e gli enti e risolvere il problema di odori e rumori che i residenti nei due quartieri giudicano insostenibili. «In questi due anni ci sono stati tavoli di lavoro, incontri con la società e gli enti tra cui Comune, Arpa, Ats e Provincia – spiega Bizzo – ci sono stati incontri, soprattutto all’inizio, in cui Pro-Gest portava anche tre avvocati. Ci hanno anche accusati di voler far chiudere l’azienda. Mai pensato a questo, chiediamo una normale convivenza e di essere tutelati. Nell’ultimo tavolo, il 3 marzo, l’azienda ha avuto un atteggiamento diverso nei nostri confronti, ma le cose non sono cambiate. Gli enti dovrebbero avere più polso. Il Comune, invece, dice che è la Provincia che dovrebbe agire e la Provincia risponde che è il Comune che dovrebbe intervenire con sanzioni sulla base dei riscontri di Ats. Che non si sbilancia. Passa il tempo e non abbiamo una soluzione definitiva».
Gli unici segni di miglioramento si sono visti tra agosto e settembre quando l’impianto era fermo per la crisi energetica. «Poi si è riavviato a singhiozzo, e a singhiozzo sono tornati i rumori e i problemi. L’azienda non è mai tornata sui propri passi malgrado le lamentele». Bizzo punta i riflettori sulla questione delle indagini sugli odori. «Ci avevano assicurato un monitoraggio. A pagare il servizio, affidato al Politecnico di Milano, sarebbe stato il Comune. Tutto, però, si è interrotto con lo stop dell’impianto in estate e non è più ripartito. Nell’ultimo tavolo l’azienda ha illustrato i risultati di una sua analisi. Analisi che chiediamo da due anni. I risultati sono confortanti, con segni di miglioramento rispetto ad aprile. Ma l’analisi non corrisponde a ciò che succede nel quartiere. Per l’azienda i valori da novembre sono diminuiti, ma questo contraddice le nostre segnalazioni. In questo periodo gli odori non si sentono tutti i giorni, ma le giornate fredde e le finestre chiuse aiutano. Gli odori che sentiamo generalmente sono due, quello di carta lavorata e uno simile allo zolfo che in estate si trasforma in odore di fogna. Se ne aggiunge un terzo, in estate, di marcio». Ora il comitato spera che il Comune faccia ripartire le analisi del Politecnico e chiede a tutti di partecipare a un incontro con i cittadini del quartiere per illustrare la situazione.
Intanto, la cartiera fa sapere che «tutti i dati delle rilevazioni richieste sono stati consegnati e sono al vaglio del Comune». Questo per riuscire a dare un quadro della situazione condiviso e basato su informazioni puntuali. Solo in base a quei dati si valuterà la necessità di altri interventi sugli impianti. Che si aggiungerebbero a quelli che l’azienda ha già realizzato in ottemperanza all’ordinanza del sindaco: la copertura della vasca 3000 e la sostituzione delle torri di raffreddamento. Barbara Rodella