Cantieri per l’elettrificazione dell’Ivrea-Aosta, via Riva sarà chiusa: assenti all’incontro Regione e Trenitalia
I cantieri in via Cavour e al Culoto dovrebbero durare sei mesi e iniziare nel 2024. A dicembre 2023 stop alla ferrovia. Il sindaco annuncia che la battaglia per i treni elettrici a batteria non è finita
IVREA. C’era il vice presidente della Regione Valle d’Aosta con delega ai trasporti, Luigi Bertschy, ma non c’era il suo omologo piemontese, l’assessore Marco Gabusi. Ed è un’assenza che fa rumore, all’incontro sull’elettrificazione della tratta della ferrovia compresa tra Ivrea e Aosta. Soprattutto perché, come ha sottolineato anche il sindaco Stefano Sertoli, la scelta di non utilizzare treni elettrici a batteria, bimodali o trimodali, che evitino lo sventramento della città e i conseguenti disagi «è politica». Sertoli, tuttavia, non getta la spugna: «La battaglia continua», annuncia. E l’unica battaglia possibile, in questo caso, è l’interlocuzione con i due grandi assenti: la Regione Piemonte e Trenitalia.
Alle Officine H, infatti, era presente soltanto l’ingegnere responsabile del progetto per Rete ferroviaria italiana, Rfi (altra società dello stesso Gruppo Fs, che si occupa però dell’infrastruttura e non dei treni) Luca Bassani. E ha dato soltanto una sostanziale novità, rispetto ai disagi già noti: la certezza che via Riva chiuderà. Il vicolo che sale in via Arduino e serve per evitare il giro della circonvallazione per raggiungere il Crist o Porta Aosta, non sarà disponibile. Inoltre il responsabile della Cgil di Ivrea, Gianni Ambrosio, ha fatto notare che il cantiere in corso Cavour è «contemporaneo a quello dell’ospedale di comunità all’ex poliambulatorio di corso Nigra». Inoltre ha proposto alla giunta comunale di fare inserire tra le compensazioni «insieme alla passerella sulla Dora che porta al Canoa, il rifacimento del parcheggio dell’ex Valcalcino proprio in ottica ospedale di comunità».
Il cronoprogramma relativo all’elettrificazione della ferrovia, illustrato dall’ingegner Bassani, inizia a dicembre 2023 con l’interruzione della linea Ivrea-Aosta per i lavori e si concluderà, da previsioni, a dicembre 2026 con la riattivazione della linea elettrificata. In mezzo ci saranno i due cantieri per l’innalzamento della galleria che passa sotto il centro di Ivrea: dovrebbero durare 6 mesi e iniziare nel 2024. Uno, appunto, in corso Cavour, mentre l’altro sarà all’altezza della curva del Culoto sulla strada statale 26. In una posizione delicatissima, come ricorda il sindaco Stefano Sertoli, perché se dovessero esserci problemi con la frana di Quincinetto che comportassero una chiusura dell’autostrada, da lì passerebbe il piano speditivo. E sarebbe il delitto perfetto, un caso da manuale della legge di Murphy.
L’intervento più impattante dal punto di vista dello skyline della città e forse anche della viabilità, sarà quello in corso Cavour. Piazza Perrone sarà infossata rispetto al piano stradale di corso Cavour. Sia il marciapiede che la sede stradale, ha spiegato l’ingegnere saranno demoliti e ricostruiti circa un metro più in alto.Sulla strada si proseguirà come oggi, con un solo senso di marcia, ma con una corsia in meno. Alla curva del Culoto, invece, resteranno i due sensi di marcia e la sede stradale sarà leggermente allargata per creare un’area di sicurezza per il cantiere.
Vibrante il momento di dibattito. Ancora Ambrosio accende il confronto con i valdostani: «Vista la bravura con cui hanno tutelato gli interessi dei loro cittadini, riducendo le fermate nelle stazioni canavesane, forse dovremmo diventare tutti valdostani». Gli fa eco il consigliere regionale del Pd Alberto Avetta, con l’M5s Sarah di Sabato, era l’unico rappresentante della Regione in sala: «Come vice presidente della Commissione trasporti mi impegno a portare questo tema all’attenzione dell’assessore e sicuramente faremo una commissione su questo». Massimo Fresc, consigliere comunale di M5s ha sottolineato che «strategico sarebbe stato avere almeno il progetto del raddoppio della linea ferroviaria. Se oggi lo avessimo avuto nel cassetto, probabilmente, con il Pnrr avremmo potuto portare a casa questa opera importantissima». Il candidato sindaco del centro sinistra Matteo Chiantore ha spiegato che le domande sui treni elettrici a batteria «restano senza risposta, vista l’assenza della Regione e di Trenitalia» e che un progetto del 2011 come quello per l’elettrificazione dell’Ivrea-Aosta «non tiene conto del progresso tecnologico che c’è stato in altri Paesi come la Germania». Bertschy ha invitato gli eporediesi «a non fare delle non scelte, come quella di elettrificare solo alcuni tratti di ferrovia, per il bene di tutta l’utenza».