Torna all’asta “Dotto di Campagna”: per il ristorante bastano 187 mila euro
foto da Quotidiani locali
Ora per aggiudicarsi il ristorante Dotto di Campagna bastano i soldi di un appartamento. Torna all’asta infatti il locale di Torre che fu un tempio della cucina per il bollito e non solo. L’11 maggio prossimo basta un’offerta minima di 187.500 euro per aggiudicarsi il ristorante al piano terra, compreso il bar, il reparto cucina, le sale da pranzo e i servizi per circa 488 metri quadrati.
Al piano interrato c’è un magazzino con spogliatoio da 397 metri, oltre ad una tettoia da 40 metri quadri con un’area di coperto esclusiva. Tutto è ben arredato come da inventario.
L’andamento delle aste indica che nel settembre del 2021 il ristorante è stato bandito a 769 mila euro, alla stessa cifra è stato riproposto a dicembre per poi passare a 578 mila nel marzo del 2022 e a 434 mila il giugno scorso.
Dotto di Campagna proponeva una cucina tradizionale da circa 50 anni e, come recita la perizia di stima, era una delle più antiche trattorie del territorio, che richiamava clientela da diverse aree.
Purtroppo a decidere i destini del locale ci sono stati dei lutti. Il locale aveva chiuso i battenti nell’aprile del 2019 dopo una scelta obbligata da parte della famiglia che lo gestiva da 8 generazioni. Nel 2009 era mancato a 74 anni il patròn Momi Roverato, ma il colpo decisivo per le sorti del ristorante è stata la morte del figlio Emanuele nel 2018, a 46 anni che lo gestiva dopo la dipartita del padre. Con la sua morte sono iniziate le difficoltà economiche.
Oggi il locale torna all’asta per decisione del tribunale, dopo il fallimento dichiarato nell’ottobre del 2019. A chiederlo è stato un dipendente che non era stato pagato. Ora si presenta l’opportunità per l’acquisto di un bene che ha un valore, secondo la stima effettuata da un perito del tribunale, decisamente superiore a quello che viene offerto.