Day Hospital oncologico all’Oglio-Po: l’apertura del reparto è vicina
Sono in via di risoluzione i problemi che hanno sinora impedito l’attivazione del reparto di Day Hospital oncologico dell’ospedale Oglio-Po. Servono particolari tendaggi antincendio: della spesa, si faranno carico ancora una volta le associazioni. Come noto, l’allestimento del nuovo reparto – un investimento da quasi mezzo milione di euro – è stato voluto dal Rotary Club “Casalmaggiore Oglio-Po”, che ha ricercato le necessarie collaborazioni e avviato una raccolta fondi tra cittadini, aziende e onlus.
Gli spazi sono stati inaugurati nel dicembre 2022, alla presenza del governatore lombardo Attilio Fontana; ma da allora non sono stati ancora utilizzati. Il punto è stato fatto durante un incontro pubblico sul tema “La relazione che cura”. Nell’occasione, a fare il punto è stato Francesco Ferron, presidente del Club: manca una tenda antincendio, e di conseguenza i Vigili del fuoco non possono concedere l’agibilità. Della spesa (15mila euro) si farà carico il Rotary stesso. Sarà invece l’associazione degli Amici dell’ospedale Oglio-Po, come ha garantito il presidente Claudio Toscani, a prendersi la responsabilità di incaricare un tecnico valutatore, affinché metta per iscritto regolarità ed efficienza dell’installazione, per poi inoltrare tutta la documentazione ad Asst Cremona e Ats Valpadana. Nel frattempo, continua a destare preoccupazioni la carenza di personale in Cardiologia: il reparto, infatti, al momento può contare solo su due medici, oltre al primario. Mario Daina (segretario Pd Casalmaggiore) chiama in causa anche Asst Mantova. «Una Cardiologia a mezzo servizio – afferma Daina – rischia di far perdere all’Oglio-Po lo status di ospedale per acuti. È necessario pertanto che intervengano entrambe le Aziende socio-sanitarie, Cremona e Mantova. Da quest’ultima deve giungere un sostegno, anche in considerazione del fatto che a nominare il direttore del Distretto viadanese-casalasco è stata proprio Asst Mantova».
La proposta bipartisan, avanzata in modo congiunto dai consiglieri regionali cremonesi, è che si istituiscano subito turni di reperibilità coinvolgendo i medici del Maggiore e del Poma, in attesa delle necessarie assunzioni (è aperto un bando di concorso) o dell’attivazione di contratti libero-professionali. Daina chiede attenzione infine anche per il reparto di Radiologia: «Gli Amici si sono impegnati a dotarlo di attrezzature all’avanguardia, ma le liste d’attesa rimangono infinite».