Molotov contro il bar e rapina: chi sono i due arrestati a Trieste
TRIESTE Il Gip Luigi Dainotti ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare per due cittadini di origine albanese, su richiesta del sostituto procuratore Pietro Montrone, a conclusione dell’attività investigativa su tre episodi allarmanti che si erano verificati tra novembre e aprile: il danneggiamento della vetrina del bar Aisha in via Rismondo con il lancio di una molotov, il tentativo di estorsione ai danni del titolare di un negozio di prodotti pugliesi di via Settefontane e la rapina a un avventore nella sala giochi di via Giulia, malmenato brutalmente con calci e pugni tanto da riportare lesioni (frattura delle ossa nasali) guaribili in 28 giorni. Gli era stato sottratto lo smartphone.
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Le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura, erano subito entrate nel vivo con l’acquisizione delle immagini delle telecamere di sicurezza e raccogliendo le testimonianze, arrivando a individuare quattro cittadini di origine albanese, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei tre episodi. Il pm Montrone ha chiesto e ottenuto la custodia cautelare per due di loro, il 33enne Ani Sako e il 23enne Fitim Miftaraj. Entrambi sono ora in carcere.
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In occasione del danneggiamento al bar Aisha, nel locale erano presenti numerosi clienti e la molotov aveva provocato una fiammata spenta grazie all’immediato intervento con l’estintore. Poco prima a Sako e Miftaraj era stato vietato l’accesso dal gestore. Per la tentata estorsione all’esercente di via Settefontane è accusato solo Sako: secondo la ricostruzione accusatoria gli aveva intimato di dargli 100 euro, ma l’esercente si era rifiutato.p.t.