Canavese, più arrivi e locazioni turistiche e aumentano i posti letto

Ritornati ai livelli pre pandemia, scende il numero degli alberghi e dei B&b a favore degli affitti brevi cresciuti in maniera sensibile, +111 % nell’Eporediese

IVREA. Il 7,4% di arrivi in più nel 2023 rispetto al 2022, il 7,1% in più di presenze. Sulla base dei dati di Turismo Torino e provincia, gli arrivi nella zona di azione hanno leggermente superato il 2019, l’anno prima della pandemia. Lo stesso trend si ritrova in Canavese, dove, considerando complessivamente le zone omogenee, gli arrivi registrano un +18,2% e le presenze un +12,5%. Per capire: gli arrivi corrispondono al numero di turisti registrati nelle strutture ricettive, le presenze sono il numero delle notti trascorse. Nella sostanza, i turisti in Canavese crescono in maniera sensibile, ma con pernottamenti brevi. E l’obiettivo, quindi, è creare e offrire un sistema organizzato che invogli a fermarsi di più, immaginare occasioni, abbinamenti, collaborazioni, esperienze da proporre alle quali possa legarsi un soggiornare. Di questo si è parlato, la scorsa settimana, nell’evento organizzato dal think tank Canavese 2030 durante il quale sono stati presentati i dati dell’Osservatorio turistico della Regione Piemonte. Dati che, nella loro analisi al dettaglio, offrono da un lato una fotografia puntuale dell’esistente e dall’altro offrono spunti per la programmazione delle politiche di incremento del turismo. In Canavese, La crescita di arrivi di turisti si registra con il segno più in tutte le strutture, +13% nell’alberghiero, +21,5% nell’extra-alberghiero e +107,8% nelle locazioni turistiche. Proprio il raddoppio di registrazioni nelle locazioni turistiche restituisce una fotografia che vale la pena di approfondire e che riguarda il tema della ricettività sul territorio, un tema che ciclicamente emerge, in occasione di eventi che comportano la concentrazione di grandi numeri in piccole zone.

DORMIRE IN CANAVESE

Partiamo da un numero. I posti letto, in Canavese, sono 9.686, suddivisi in 806 strutture e 4.311 camere. Per Canavese - anche qui va precisato - si intende le quattro zone omogenee (occidentale, chivassese, ciriacese ed eporediese). Ma è esaminando nel dettaglio la fotografia dell’offerta ricettiva che se ne coglie il cambiamento. Tirano le locazioni turistiche. Nell’Eporediese, in un anno (2023 su 2022) sono cresciute del 111.29%, del 110,53% nel Chivassese. In numeri assoluti significa che in eporediese le strutture per le locazioni turistiche sono passate da 62 a 131 e nel Chivassese da 19 a 40. Nel contempo, in eporediese sono calati gli alberghi e le strutture extralberghiere, rispettivamente del -4,17% e del -7,86%. Di contro, le strutture alberghiere sono cresciute nel canavese occidentale, con due aperture in più, e cinque nuove strutture extra alberghiere. Segno più anche davanti alle locazioni turistiche, con 43 nuove attivazioni che, in percentuale, fa un +64%.

MA PERCHé?

Che significa? Probabilmente diverse cose. L’impegno per chi gestisce una locazione turistica è inferiore sotto il profilo economico rispetto a un albergo e, probabilmente, la tipologia di turisti sul territorio è alla ricerca di una sistemazione meno formale e più flessibile. In più, fuori dai grandi eventi, che assorbono rapidamente un grande numero di posti letto, parliamo di arrivi frammentati che quindi ben si sposano con una tipologia di possibilità di alloggio diffuso. Resta il tema della carenza di posti per dare risposte ai grandi eventi, basti pensare ad esempio che, in occasione dell’ultimo Carnevale, ci sono stati turisti costretti ad alloggiare a Biella. Ma si tratta di percorsi che necessitano di tempo e di assestamento e va detto che il turismo è un asset di sviluppo relativamente nuovo. Il risultato di oggi, comunque, è un lievissimo aumento dei posti letto (13) complessivamente in Canavese rispetto all’anno precedente, un incremento di 63 posti letto in Eporediese, 121 nel Chivassese e 191 nel Canavese occidentale.

STRANIERI? CERTO

Vale un accenno anche la provenienza dei turisti stranieri. Nel 2023, si sono registrati oltre 11mila arrivi dalla Francia (+27%), stessa percentuale di crescita per i turisti provenienti dai Paesi Bassi (poco meno di 3mila), +17,4% dalla Germania (circa 6mila), +22,5% dalla Svizzera. In generale, in Piemonte, c’è stata anche una crescita del volume di spesa (+22,3%) con più carte.