Iucu e Chierico hanno vinto la battaglia per la cappella sul ponte Coperto: presto i restauri
foto da Quotidiani locali
PAVIA. Saranno presto presentati i lavori di sistemazione della cappella sul ponte Coperto dedicata a San Giovanni Nepomuceno. Qui infatti si trova la statua lignea del santo protettore dei confessori e dei ponti. A lui si rivolgevano i fedeli del Borgo, chiedendone l’intervento in caso di alluvioni e aiuto nel ritrovare chi fosse scomparso, inghiottito dal fiume. La chiesetta si trova a metà del ponte Coperto e a breve sarà oggetto di un intervento realizzato dal Comune, dal costo di circa 50mila euro.
Gli interventi
Si provvederà a sistemare il tetto, a rifare gli intonaci e a tinteggiare gli interni della struttura. I lavori sono già stati appaltati. Ad occuparsi della riqualificazione della copertura e degli intonaci è la ditta Buildrock Pavia di Alessandria, mentre la verniciatura toccherà all’impresa Fontana di Vailate. «Le condizioni della chiesetta e della statua sono drammatiche ed è per questo che agli inizi del 2023 avevamo cercato di sensibilizzare il Comune e la Curia, chiedendo di intervenire il prima possibile – spiegano Pier Vittorio Chierico, storico, una delle anime del Club Vogatori Pavesi, e Iucu, artista pavese -. Abbiamo realizzato circa 500 immaginette che poi abbiamo distribuito ai cittadini con l’obiettivo di attirare l’attenzione su beni di particolare importanza non solo per il Borgo, ma per tutta la città». A breve l’assessore ai Lavori pubblici Antonio Bobbio Pallavicini presenterà l’intervento di recupero. Saranno presenti anche di Iucu e Chierico.
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«Abbiamo raggiunto lo scopo che ci eravamo prefissati e per il quale ci siamo battuti lo scorso anno – sottolinea Iucu -. Sulla cappella non si interviene da decenni ed è in pessime condizioni. Ora finalmente si risanerà la struttura. L’assessore Bobbio presenterà i lavori realizzati in Borgo e, in quell’occasione, Chierico ed io parleremo della nostra iniziativa». «I lavori alla chiesetta sono indispensabili ed è per questo che ci eravamo battuti – precisa Chierico -. Da settant’anni la chiesetta viene ignorata e finalmente partiranno i lavori che avevamo richiesto. Sarebbe necessario intervenire sui serramenti, che sono distrutti, sul portone, che è rotto, e sulla parte della struttura rivolta alla città, che è molto ammalorata, segnata dalle troppe infiltrazioni». —
Stefania Prato