Medio Oriente, apprensione per i militari della Brigata Pozzuolo e del Rigel: ecco di cosa si occupano gli uomini partiti da Udine e Pordenone
foto da Quotidiani locali
PORDENONE. Non è stata una notte come le altre per le famiglie friulane dei militari del Reparto Comando della Brigata Pozzuolo del Friuli di stanza a Erbil nel Kurdistan iracheno e dei piloti e del personale tecnico del 5° reggimento dell’Aviazione dell’Esercito Rigel di Casarsa della Delizia in missione ad Ali Al Salem in Kuwait.
Il lancio dei missili e dei droni dall’Iran verso Israele è durato tutta la notte e sebbene l’Iron Dome israeliano li abbia intercettati e fatti esplodere quasi tutti, resta ora per i familiari la preoccupazione per la reazione israeliana.
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La mediazione degli Stati Uniti ha fatto sì che il ministro Netanyahu fermasse una rappresaglia immediata nei confronti del paese degli ayatollah, per via dei pochi danni avuti e per evitare una escalation nell’area. Ma per Israele si tratta solo di rimandare i conti con la nazione che vuole spazzarla via dal Medio Oriente. Non certo una situazione che possa tranquillizzare le famiglie dei militari friulani impegnati lì nella missione Prima Parthica.
Le divise della Pozzuolo sono a Erbil nei 300 soldati del contingente italiano di terra condotto al momento dal 6° reggimento di Supporto Logistico di Budrio. In questo sito si svolgono delle attività per addestrare le forze di sicurezza curde ai combattimenti urbani e ai tiri di precisione.
Diversa è la situazione dei piloti e del personale del 5° Rigel di Casarsa in Kuwait nella base aerea di Ali Al Salem dove ci sono 430 unità italiane che svolgono attività di sorveglianza, ricognizione e raccolta dati con i velivoli in dotazione, i Tornado e i Predator, aerei pilotati da remoto.
Lo scopo è di assicurare la sicurezza dei civili e di tutto il personale che lavora in Iraq. Questa unità aerea ha anche il compito fondamentale di garantire il rifornimento in volo degli aerei della Coalizione con i velivoli KC-767A, e in collegamento con le truppe di terra assicura la difesa dei cieli con il sistema integrato di difesa aerea e missilistica Samp/T.
Non solo, vengono effettuate operazioni di Medevac per il soccorso dei feriti e trasporti tattici sia per il territorio iracheno che per quelli somalo e gibutino. L’operazione Prima Parthica è stata attivata nel 2014 per contrastare il dilagare di Daesh.
I piloti e il personale del 5° Rigel, istituito nel 1976, sono inquadrati nella brigata aeromobile “Friuli” e sono stati spesso impiegati in missioni all’estero: Iraq, Afghanistan, Libano, Kosovo, Albania, Bosnia-Erzegovina Somalia. Il loro battesimo è stato durante il terremoto del’76 del Friuli: valse una medaglia d’argento e una di bronzo al valore dell’Esercito.
Senza dimenticare l’eccidio di Podrute, sopra la Croazia, il 7 gennaio 1992, quando quattro militari italiani e un francese su un elicottero AB205 vennero abbattuti da un Mig-21 jugoslavo mentre stavano effettuando una missione di monitoraggio da parte della Comunità europea. Un episodio che valse un’altra medaglia d’argento al valore