Spaccio e silenzio, una sera in piazza Salvemini
Due ragazzi seduti sui muretti delle aiuole di piazza Salvemini si godono gli ultimi raggi di un sole che fa capolino tra i palazzi. Sono di origini africane, di passaggio dicono, ma restano lì anche quando ce ne andiamo. Intorno a loro muri di metallo separano la «piazza del degrado» dall’area Pp1, altro luogo urbano in stato di abbandono. Ma a differenza dei mesi passati, ieri sera c’era silenzio tra i sottoportici dei tre palazzi del Tribloc. Non ci sono infatti più i bivacchi di senzatetto che, specialmente nei mesi freddi, avevano trovato rifugio permanente dalle notti gelate. E per mantenere questa condizione il Comune ha trovato accordo con l’amministrazione del condominio per l’installazione di una cancellata che dovrebbe aiutare a recuperare gli spazi da una situazione di degrado.
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I punti di accesso
Non è ancora chiaro dove saranno installate, come quali aree esattamente saranno blindate e quali resteranno aperte, così come l’efficacia della costruzione di quello che di fatto è una barriera che renderà la piazza “privata” nelle ore notturne. Ci sono almeno quattro punti di accesso, ed è quindi possibile che quattro saranno i cancelli che dalle 21 alle 7 verranno chiusi a chiave. Sono quelli gli orari di chiusura della maggior parte degli uffici del complesso di via Gozzi, e sono proprio i dipendenti di quello spazio di lavoro che avevano più volte segnalato situazioni di difficoltà. Sporcizia, aiuole utilizzate come orinatoi, condizioni di degrado. Carenze igieniche che mettevano prima di tutto in pericolo quegli stessi senzatetto che vi trovavano rifugio, e che creavano disagio anche per chi ci lavora.
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I continui controlli
Numerose le attività polizia effettuate in quegli spazi negli ultimi mesi. Il 16 dicembre erano state identificate alcune persone che bivaccavano nei sottoportici, subito affidate ai Servizi sociali. È di febbraio un altro blitz che aveva portato all’identificazione di due stranieri irregolari e alla pulizia dell’area da parte del personale dell’Aps. Infine un mese fa, i primi di marzo, un’altra operazione della Questura aveva fermato 7 persone sotto l’effetto di sostanze stupefacenti: a tre di questi una contestazione per “violazione del decoro urbano”.
Tra i problemi denunciati dai dipendenti della zona, soprattutto nelle fasce orarie diurne, c’era la fitta attività di spaccio che tra i portici del Tribloc aveva luogo. Spazi che ora saranno chiusi nelle fasce notturne, limitando in questo modo la presenza di bivacchi. Si scoprirà solo col tempo se la chiusura della piazza porterà anche a una riduzione dei reati di spaccio.
Intanto, non molto distante da piazza Salvemini negli argini del Piovego, in questi giorni sono comparsi altri bivacchi con coperte e piccole scorte d’acqua. Segno che chi vive in strada sta già cercando soluzioni alternative.