A 25 anni muore a Sydney: raccolta fondi per il rimpatrio di Reda
Chioma a cespuglio e risata contagiosa, non c’era modo migliore per ricordare Reda Karchaoui: il giovane di Borgo Veneto è morto in un incidente a Sydney a soli 25 anni. Si trovava in Australia, per lavoro, da poco più di un anno.
La sua famiglia ha usato proprio queste due immagini – gli inconfondibili capelli ricci e il sorriso sempre stampato in volto – per annunciare nell’epigrafe, ai tanti amici, questa inaspettata quanto improvvisa tragedia.
Reda Karchaoui, per gli amici “Spianza”, è morto lo scorso 21 marzo nella metropoli australiana, dove viveva con la fidanzata.
A stroncare la giovane vita di Reda, di famiglia marocchina ma nato in Italia, è stato un incidente stradale, su cui però la stessa famiglia chiede il massimo riserbo.
Famiglia, peraltro, che in queste settimane ha dovuto affrontare il non facile rimpatrio della salma del 25enne: per farlo è stata lanciata anche una petizione online, che ha raccolto parte dei fondi necessari a riportare Reda in Italia.
La vicenda
A raccontare questi difficili giorni è proprio la sorella Dikra. «Tre settimane fa una collega di lavoro di mio fratello ci ha contattato e ci ha annunciato che Reda era morto all’improvviso», spiega.
«Siamo musulmani, preferiamo evitare di parlare delle cause». In paese, tuttavia, è ben noto a tutti che il giovane è mancato in un incidente stradale. Reda era partito per l’Australia alla fine di febbraio 2023.
Nato a Este, era cresciuto a Megliadino San Fidenzio di Borgo Veneto, dove vivono ancora papà Abdelaziz, mamma Hasna e le sorelle Dikra e Kharoula, di 20 e 24 anni. Il padre è originario di Marrakech, la madre di Casablanca.
Reda ha studiato all’Iis Euganeo di Este, ha lavorato per qualche anno alla Komatsu e all’Isoclima come project manager, quindi alla Progeco NeXT, fino a maturare la scelta di cercare fortuna in quel continente così lontano.
«È partito da solo e là, nei primi tempi, ha fatto ogni tipo di lavoro, in particolare tra locali e ristoranti del posto», continua Dikra. «Il suo sogno, però, è sempre stato quello di diventare il manager di un’importante azienda e a Sydney ci stava riuscendo».
Da qualche tempo, dopo aver fatto esperienza in varie società, aveva cominciato a lavorare per la Eptec, grande società di ingegneria civile, come project administrator.
Reda era un ragazzo davvero intraprendente. Declinava la sua passione professionale in molti modi, anche nell’originale figura del narratore creativo.
Le passioni
Aveva scritto alcuni libri, in vendita soprattutto nelle piattaforme online: «Ho abbracciato il mondo della gestione dei progetti con entusiasmo e voglia di innovare, e ho tradotto questa passione in libri unici», scriveva nel suo profilo d’autore. «I miei libri non sono solo guide, ma anche avventure coinvolgenti che trasformano il project management in una storia avvincente».
Nello scrivere, aveva pensato anche ai bambini: «I miei libri da colorare non solo intrattengono i bambini, ma li ispirano ad affrontare sfide con determinazione e a scoprire la gioia nell’organizzazione e nel completamento di compiti». Arte, conoscenza e creatività, perché «ogni progetto è una storia da scrivere e colorare con successo».
C’erano poi tutte le sue grandi passioni extra lavorative: «Era un mago dei computer e dei videogiochi, e poi era molto coinvolto nelle battaglie di softair», ricorda ancora la sorella. E ancora, in passato aveva pure debuttato nel mondo della recitazione: lo si vede protagonista di “Oniro – Fratello della Morte”, cortometraggio che aveva trovato spazio anche in una delle rassegne collaterali alla Mostra del Cinema di Venezia, e come comparsa della film “Covered Sun”.
«Uno sguardo magnetico e curioso, una presenza elegante, amata da noi e dalla videocamera», ricorda chi ha lavorato con lui a quei progetti.
La salma
La salma di Reda rientrerà in Italia in queste ore, affidata alle Onoranze Milanello; impresa tutt’altro che facile, tanto che la sua famiglia ha lanciato un appello sui social avviando una raccolta fondi.
«Con il cuore in mano vi chiediamo un piccolo aiuto per pagare le spese di rimpatrio e del funerale per mio fratello, che purtroppo risultano insostenibili per la mia famiglia», il messaggio firmato da Dikra sulla piattaforma gofundme, che in pochi giorni ha raccolto donazioni per quasi 10 mila euro.
«Ci ritroviamo con il cuore triste ma colmo di ricordi e con il desiderio di onorare la memoria di Reda, una persona che con il suo sorriso contagioso e il suo spirito entusiasta è stata molto più di un semplice amico o collega: è stato un fratello, un compagno di avventure, un confidente, ispirato dalla positività in ogni situazione».
L’appello accorato: «Anche se il destino ha deciso di portarlo via in un paese lontanissimo da casa e troppo presto, vogliamo che il suo ricordo continui a vivere attraverso il sostegno che possiamo offrire alla sua famiglia per riportarglielo in questo momento difficile. Ogni contributo, anche il più piccolo, sarà un gesto di affetto e solidarietà verso coloro che hanno condiviso l’opportunità di conoscere e di vivere Reda».
L’addio in Italia al giovane Reda è fissato per giovedì prossimo. Alle 14 si terrà una cerimonia nella moschea di Montagnana, alle 15 la salma del giovane sarà quindi tumulata nel cimitero di Megliadino San Fidenzio.
Anche a Sydney si è pregato per l’addio al 25enne: venerdì scorso si è infatti celebrato un momento di preghiera nella moschea Lakemba.