“Tuttorial”: al Rossetti di Trieste arriva la guida contromano degli Oblivion
TRIESTE Stanno tornando e sono più in forma che mai: da oggi, guiovedì 18 aprile, a domenica al Politeama Rossetti saranno in scena gli Oblivion, con il loro nuovissimo “Tuttorial: guida contromano alla contemporaneità”.
Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli, diretti ancora una volta da Giorgio Gallione, dopo oltre 60 date in tutta Italia, regaleranno delle serate strabilianti a Trieste. «Per noi è un po’ come tornare a casa-spiega Vagnarelli- perché la città ci ha accolti anche in tempi non sospetti, quando muovevamo ancora i primi passi, ma avendo con noi un triestino, Davide, possiamo sicuramente affermare che tutte le nostre proposte hanno un quinto di anima triestina. Va comunque sottolineato che c’è un pubblico che ama il teatro ed è fantastico ritrovarlo».
Come è nato questo show?
«In un modo rocambolesco. Stavamo lavorando su altro quando ha iniziato a farsi largo da solo, a seguito della copertura straordinaria che abbiamo fatto per Sanremo 2023 con le parodie sui social».
Che cos’è Tuttorial?
«È un gioco basato sulla contemporaneità fatto alla nostra maniera, in cui, come sempre, cerchiamo di tenere un piede nell’analisi delle ultime canzoni, quelle che girano ancora in radio ma per le quali è già arrivata la nostra parodia, e dei personaggi che hanno un rapporto folle con la contemporaneità stessa. Ci sono Galileo Galilei, Leonardo Da Vinci, Giuseppe Ungaretti. Ritorna anche Alessandro Manzoni che deve farsi strada con nuovi contenuti per essere sempre alla moda. Sono tuti insieme in una timeline azzerata in cui Mengoni vale Nilde Iotti, con tutto il rispetto per tutti. Non c’è un giudizio di fondo ma solo il fatto che nella società attuale siamo abituati alla fruizione orizzontale dei contenuti. Aprendo una playlist di youtube, o scrollando Tiktok o instagram si trovano Alberto Angela, un vicino che posta video dei gatti, John Lennon e un matrimonio napoletano: tutto sulla stessa linea. Abbiamo voluto giocare facendolo a nostra volta. Ovviamente si capirà che non è poi tutto allineato per noi, ma il gioco è proprio questo. È una enorme playlist, la più grande di sempre, in cui proporremo la discontinuità nella continuità. Questa è la sfida più grande: mettere in analogico qualcosa che è assolutamente digitale».
Nel 2024 avete nuovamente seguito Sanremo con le vostre parodie, le avete inserite?
«Sì, ed è incredibile vedere la sorpresa del pubblico. Vedere a teatro una cosa così recente risulta inaspettato, di solito per portare le cose a teatro sembra essere necessario un periodo di digestione. A noi piace invece che ci sia Angelina Mango accanto al Nessun dorma».
Domani pomeriggio con Peter Brown regalerete al pubblico anche un appuntamento introduttivo a “Six”, un musical in cui ci sono infiniti giochi di parole, lo sentite vicino al vostro metodo creativo?
«Tantissimo. Tanto per fare un esempio è ispirato a una vicenda storica e la interpreta come un concerto rock. Anche noi abbiamo utilizzato un linguaggio simile in svariate occasioni».
Cosa promettete al pubblico che vi aspetta?
«Un sacco di risate con una proposta musicale per una volta coerente che ci vede impegnati anche a suonare sempre qualcosa. Abbiamo studiato come dei matti per questo spettacolo».