Scuole aperte d’estate per aiutare i genitori, Felissent e Martini sono già pronti a partire
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Le famiglie lo chiedono ma i dirigenti devono fare i conti con le risorse. I due istituti intanto offrono laboratori e campus
Scuole aperte d’estate: in città sono già due gli istituti pronti. Al comprensivo Felissent arrivano a luglio robotica e lingue straniere, al Martini laboratori almeno fino a fine giugno. Un aiuto importante per le famiglie che devono fare i conti con centri estivi sempre più costosi e baby-sitter ormai introvabili.
Prima ancora che il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, lanciasse il “piano estate” con uno stanziamento da 400 milioni di euro (attività di potenziamento, socialità, inclusione), i presidi nella Marca si erano già mossi in autonomia, attingendo dai fondi Pnrr.
Interessata è anzitutto la fascia elementari-medie, ma la proposta ministeriale si rivolge anche alle superiori.
I genitori fremono perché il progetto possa interessare tutte le scuole: i centri estivi sono sempre più costosi, non è raro infatti che si arrivi a spendere 150 euro a settimana, cifra che non tutte le famiglie possono permettersi.
Le scuole
Dal fronte scuola si procede a massima velocità. Alcuni presidi nella Marca si erano già mossi in autonomia nelle settimane precedenti, attingendo dai fondi Pnrr, soprattutto per quanto riguarda la fascia elementari-medie, anche se la proposta ministeriale si rivolge anche alle superiori.
Al comprensivo Felissent hanno saputo intercettare le necessità di tante famiglie, muovendosi per tempo. La soluzione è stata trovata nei fondi Pnrr, nello specifico il filone di finanziamento legato alle materie Stem e alle competenze linguistiche: parte dei 110. 855 euro a disposizione sarà destinato alla voce “scuola a luglio”.
«Abbiamo puntato sui fondi Pnrr, pensando a un campus estivo», spiega Francesca Magnano, preside del Comprensivo Felissent, «sarà una settimana a luglio, probabilmente la prima del mese. Saranno organizzati laboratori sulle materie Stem, come la robotica, e sulle lingue straniere. Chi terrà le lezioni? Ci saranno dei formatori convocati ad hoc, a breve faremo i bandi».
Il nodo risorse
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Più prudente, invece, la reazione della dirigente del comprensivo Martini, Luana Scarfì : «La proposta del Ministero è successiva a tutto quel ventaglio di offerte che già avevamo predisposto per le famiglie. Il comprensivo Martini mette a disposizione progetti estivi già da anni, organizzati per tempo», sottolinea la dirigente.
«Certo che si possono tenere aperte le scuole d’estate, ma bisogna avere la disponibilità dei professori interni alla scuola, che devono occuparsi della programmazione, e delle strutture scolastiche. Sono mesi che stiamo strutturando le attività estive. È difficile ripensare a progetti in itinere e in così poco tempo. Bisognerebbe rimodulare orari, disponibilità e programmazione. Non è impossibile, ma devono essere attività strutturate e non possiamo costringere i professori a lavorare anche in estate» afferma la dirigente.
Le offerte
L’Ic Martini è quindi al lavoro per offrire un supporto alle famiglie: saranno organizzati laboratori per il dopo 8 giugno, giorno dell’ultima campanella: «Abbiamo progetti per alcuni plessi fino a fine giugno. I nuovi fondi annunciati dal ministro? Ho dato disponibilità, aspettiamo risposte», conclude Luana Scarfì.
Sul “piano estate”, dunque, le scuole attendono di capire meglio, ma intanto provano a sondare i genitori. «Faremo un monitoraggio fra le famiglie e cercheremo di capire le loro esigenze. Di certo l’apertura estiva può essere un’opportunità per i ragazzi, penso anzitutto alla socializzazione», dice Stefania Nociti, preside del Comprensivo di Casier.
Quanto alle superiori, i progetti si stanno valutando in questi giorni. «Ne parleremo al prossimo collegio docenti e chiederemo un parere al comitato genitori», puntualizza Anna Durigon, dirigente del Mazzotti.