Cani e pony come terapia per gli anziani a Cervesina
foto da Quotidiani locali
CERVESINA. Si chiamano Giulia, Leonio e Spank e sono gli speciali ospiti che, periodicamente, faranno visita all’Rsa “Paolo Beccaria” di Cervesina. I tre pony mini Shetland, provenienti dalla “Cascina Speranza” di Voghera, sono i professionisti della pet therapy scelti dalla casa di riposo per allietare il soggiorno dei propri nonni. Il primo incontro è avvenuto qualche giorno fa tra lo stupore e la commozione generale, con un successo tale che la direzione si sta organizzando per fare in modo che i cavalli, la prossima volta, possano fermarsi anche un paio di giorni a pascolare nel giardino.
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«Al momento del loro arrivo – racconta il direttore della Rsa, Roberto Rovati – eravamo tutti fuori ad accoglierli, personale compreso. Il primo giro è stato dedicato agli ospiti del nucleo Alzheimer che, dopo una iniziale diffidenza, hanno iniziato ad avvicinare e accarezzare i mansueti e morbidi animali, freschi di shampoo e strigliatura. È stato incredibile vedere come i pony (ma anche i due cani pastori, Tosca e Tex) hanno percepito immediatamente le fragilità e le difficoltà dei nostri degenti, e come non abbiano esitato a dialogare con loro decidendo a chi avvicinarsi».
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Muniti di carote, i nonni si sono sciolti di fronte agli animali. Giulia e Spank, peraltro, sono pony recuperati da brutte storie di maltrattamenti mentre Leo è stato un vero campione di carrozze, ora in pensione. L’idea di utilizzarli per la pet therapy è venuta ad Annalisa, la proprietaria, dall’esperienza personale in hospice con la nonna e da anni di lavoro nel mondo dei cavalli, maturata soprattutto in Germania. In particolare, Annalisa è specializzata in “doma dolce”, ovvero la difficile arte di addestrare i cavalli rispettandone i tempi e le modalità di comunicazione.
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«Toccandoli – ha spiegato - si liberano preziose endorfine capaci di rasserenare l’umore e apportare benessere. Ma non solo, si stimolano anche i ricordi sopiti di una generazione cresciuta in campagna, e che nella maggior parte dei casi ha vissuto l’infanzia a contatto con il mondo animale».
Ciascuno con i suoi tempi, senza forzature, gli anziani si sono avvicinati ai pony senza paura, e qualcuno li ha portati a spasso con la corda, compresi alcuni in carrozzina. Per coinvolgere anche gli ospiti più pigri e quelli costretti a letto nelle camere della Rsa la direzione ha autorizzato l’ingresso dei cavalli alla struttura: i pony sono entrati nei corridoi, nelle camere, fino ai letti dove Leo ha posato il muso per farsi accarezzare.
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«Menzione speciale della giornata – aggiungono dalla casa di riposo – va a Tosca, cucciola di pastore dagli occhi blu che è salita in braccio ad almeno una decina di ospiti. Alcuni di loro non volevano lasciarla più e qualcuno, toccato dalla commozione ha pianto. Poter vedere l’emozione negli occhi dei nostri anziani è stato bellissimo, un privilegio che spetta a chi ha la fortuna di lavorare perdendosi cura delle persone fragili. Dopo una giornata così – aggiunge Rovati – non potevamo esimerci dallo strappare una promessa a Sven e ad Annalisa: di portarci ancora i loro animali, e di fare in modo che possano fermarsi a campeggiare per un paio di interi giorni nel parco della Rsa».
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