Sul palco di Pescara a tifare Meloni ci sono anche il presidente di Leonardo e il direttore dell’Agenzia per la sicurezza informatica
Tutti assieme appassionatamente per sostenere Giorgia Meloni che annuncia la sua candidatura come capolista alle elezioni europee, anche se non siederà mai nel Parlamento di Strasburgo. Sul palco di Pescara, il ministro della Difesa e compagni di partito Guido Crosetto, la senatrice di Fdl Isabella Rauti, figlia di Pino, ex segretario Msi e fondatore di […]
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Tutti assieme appassionatamente per sostenere Giorgia Meloni che annuncia la sua candidatura come capolista alle elezioni europee, anche se non siederà mai nel Parlamento di Strasburgo. Sul palco di Pescara, il ministro della Difesa e compagni di partito Guido Crosetto, la senatrice di Fdl Isabella Rauti, figlia di Pino, ex segretario Msi e fondatore di Movimento Idea Sociale, l’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti, anch’egli oggi approdato in Fratelli d’Italia, dopo lunga e variegata militanza. A moderare c’è Davide Desario, dell‘ agenzia Adnkronos. Fin qui tutto bene. Ma sul palco, a tirare la volata a Meloni & Co, ci sono anche due manager pubblici. Il primo è Bruno Frattesi, direttore generale dell’Agenzia per la cyber sicurezza nazionale, messo nel ruolo dal governo Meloni nel marzo 2023. C’è anche Stefano Pontecorvo, presidente di Leonardo, società attiva nella difesa, controllata al 30% dal ministero dell’Economia, nominato nel maggio del 2023. I due non solo partecipano al dibattito ma si fanno anche riprendere e fotografare con in mano la t-shirt con stampata solo lo slogan elettorale di Fratelli d’Italia.
Ora, quanto sia inopportuno che il manager di una società che ha lo Stato (cioè tutti i cittadini italiani) come azionista di maggioranza partecipi agli eventi elettorali di una specifica forza politica non dovrebbe essere difficile da comprendere per nessuno. Tuttavia, a ricordarlo a Pontecorvo, c’è anche il codice etico dell’azienda che presiede. Nel Codice, tra l’altro, si legge, “Leonardo non favorisce o discrimina direttamente o indirettamente alcuna organizzazione di carattere politico o sindacale. La Società non contribuisce con fondi aziendali a partiti, movimenti, comitati ed organizzazioni politiche e sindacali, a loro rappresentanti e/o candidati”. Se possibile ancora più fuori luogo la comparsata di Frattesi, che dirige un’Agenzia statale che, per sua stessa natura dovrebbe essere assolutamente indipendente e avulsa da qualunque coloritura politica. A maggior ragione in un settore delicato come quello della cyber sicurezza, con le implicazioni di accesso e tutela di dati sensibili. Tra i principi istitutivi dell’Agenzia c’è anche quello dell’Imparzialità e trasparenza dell’azione amministrativa. Tra gli ospiti della kermesse è atteso anche il numero uno di Eni (a sua volta controllata al 30% dal Tesoro) Claudio Descalzi, anch’esso di nomina statale. Vedremo.
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