Asl/To4, firmata delibera per l’assunzione di 130 infermieri
L’Asl precisa: «Cento risorse in più tra infermieri e operatori socio sanitari rispetto al 2019». Nursind: «Segnale positivo Prendiamo atto della volontà di risolvere i problemi»
IVREA. Più 100 unità tra operatori socio sanitari e infermieri rispetto al 2019. Una delibera appena approvata per l’assunzione di circa 130 infermieri (di questi, una quarantina già lavorano in Asl/To4 con contratti a tempo determinato e in somministrazione). Un’altra delibera, sempre di recentissima approvazione, per l’assunzione di 18 operatori socio sanitari. Il direttore generale dell’Asl/To4 Stefano Scarpetta non nega che ci siano difficoltà generali di sistema nell’assunzione del personale, ma garantisce il massimo impegno. Le ultime assunzioni, comunque, «oltre ad assicurare la copertura del turn over - sottolinea la direzione - garantiranno un ulteriore aiuto nell’assistenza dei pazienti e supporteranno nel percorso di recupero delle liste di attesa». In più, Scarpetta sottolinea come l’azienda «si stia attivando tramite l’accesso a tutte le graduatorie disponibili per garantire l’acquisizione delle risorse necessarie per il decreto ministeriale 77/2022 sulla riorganizzazione della medicina territoriale e per completare il piano straordinario regionale di assunzioni (per l’Asl/To4 sono previste 70 risorse, 45 delle quali già assunte)». A questo, la direzione rinnova la disponibilità a dialogo e confronto con tutti.
I numeri forniti dalla direzione strategica dell’Asl/To4 sono in risposta alla lettera aperta del Nursind in seguito alla decisione di abbandonare un tavolo di trattative convocato nei giorni scorsi su alcune questioni specifiche a partire dalla modifica della pronta reperibilità dei tecnici di radiologia carenti nei numeri e che devono far fronte alle richieste del pronto soccorso di Cuorgnè. La lettera aperta, firmata dal segretario territoriale Giuseppe Summa, metteva in fila una serie di problemi già noti a partire da quello del personale: «Abbiamo distretti dove il numero di infermieri è lo stesso di vent’anni fa nonostante i bisogni di salute siano cambiati e la complessità dei pazienti aumentata. La programmazione delle ferie estive non è stata ancora autorizzata in numerosi servizi e ai dipendenti si continua di chiedere di fare turni da 12 ore e saltare riposi; solo al presidio di Chivasso, in questo primo semestre andranno via 20 infermieri tra pronto soccorso, sala operatoria, rianimazione, dialisi e medicina. Per non parlare delle sale operatorie, che nonostante nel 2023 abbiano registrato un incremento degli interventi chirurgici e delle ore di straordinario di reperibilità rispetto al passato, lavorano con meno risorse umane del 2019». Le dichiarazioni della direzione stemperano la polemica con Nursind: «Un passo avanti rispetto alle richieste dei giorni scorsi. Confidiamo che le assunzioni di infermieri e operatori socio sanitari siano testimonianza della volontà di condividere e risolvere le criticità che affliggono l’azienda dopo questo segnale che accogliamo positivamente».