Carte magiche, fiori e bigiotteria di stile: a Trieste vetrine animate con artisti e artigiani
foto da Quotidiani locali
TRIESTE C’è chi ha creato oggetti d’arredo con materiali di recupero, chi ha cucito borse, sacche e altri gadget “dal vivo”, chi ha dato vita a composizioni floreali o essenze e chi ancora ha puntato su gioielli e bigiotteria, sempre e rigorosamente a mano. Artisti e artigiani ospiti ieri nei negozi del centro di Trieste per la terza edizione di “Vetrine animate”, iniziativa nata dal Gruppo Commercio della Confcommercio e sostenuta dal Comune e da PromoTurismo Fvg.
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Tanti i triestini e i turisti che si sono fermati a osservare con curiosità le persone posizionate nelle vetrine, intente a realizzare prodotti di diverso tipo, nell’arco di tutto il pomeriggio. Da “Medichesse Erbe e Profumi” successo per il laboratorio a cura di Chiara Nordio, per la marmorizzazione della carta con un’antica tecnica giapponese, attraverso un inchiostro fluttuante nell’acqua. La titolare del punto vendita Manuela Zippo: «Abbiamo aderito fin dalla prima edizione, perché è un momento magico, bellissimo, dove commercio e artigianato si incontrano e nascono anche tante collaborazioni interessanti. Diventa una fucina di idee da condividere. E anche il pubblico si ferma, apprezza molto e chiede informazioni».
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Da Florit protagonista della giornata è stato Paolo Venza: «Assemblo materiali di scarto che arrivano da discariche o da officine, che diventano pezzi di arredo originali. Molti hanno la forma del pesce o di un’imbarcazione, una passione nata da un po’ di tempo anche se sono falegname ormai da quindici anni». Laura Baccari, con il suo fiorificio, ha stupito i clienti del negozio Spazio 11B, anche con pezzi da appendere. «Vetrine animate ci consente di uscire dai nostri spazi – dice – e mostrare ciò che facciamo in un altro contesto e davanti al pubblico. È un’ottima proposta. Quest’anno ho costruito alcune composizioni secondo il mio stile, niente colla o altre sostanze, tutto naturale».
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Plaude all’iniziativa anche Alberto Giorgi, titolare di Robe di Kappa: «Ho sempre partecipato, è una grande intuizione, perché questi artigiani sono anche straordinari artisti. E l’artigianato è fondamentale nel nostro settore. Sono molto felice di ospitare quest’anno una ragazza bravissima. Tutti si fermano ad ammirare il suo lavoro». Lei è Irene Antonino, con borse e accessori fatti a mano: «Mi diverto a inventare sempre nuovi prodotti coloratissimi – dice – e diversi uno dall’altro. Fa piacere che la gente stia rivalutando e apprezzando questa tipologia di proposte».
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A guidare le persone tra i negozi aderenti una piantina con grafica e illustrazioni di Sara Paschini per “Whitel Cocal Press” , una mappa con un itinerario arricchito da nomi e descrizioni delle attività presenti. All’evento hanno preso parte anche la Gioielleria Crevatin con le creazioni di Ludovica Fusco e Valentina Chirsich, Neirami con il maestro orafo Maurizio Stagni, Christine con Michela Puzzer e i suoi cappelli e cerchietti originali, Rosiserli con il laboratorio erboristico “The Officinal-A Wild Lab”, Speranza con Re_Store66 e i suoi oggetti rivistati, la Libreria Minerva con le opere di Carlotta Zanettini, “Fabs Fashion Bag Store” con la designer Clara Castagneto, mentre da Lupus In Fabula i bambini hanno potuto costruire elicotteri e macchinine da corsa con kit speciali a loro disposizione. —
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