Treviso, chiodi sulle strade del Giro: si stringe il cerchio sui responsabili
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foto da Quotidiani locali
Si stringe il cerchio sui responsabili del grave atto vandalico che poteva rovinare irrimediabilmente la diciottesima tappa del giro d’Italia. La polizia è infatti sulle tracce di chi ha gettato dei chiodi sul tratto di carreggiata interessato dal passaggio dei partecipanti al giro.
Dalle ore 13 Strada Ovest era stata chiusa al traffico per consentire ai ciclisti in gara di transitare in totale sicurezza. Pochi istanti prima dell’arrivo dei ciclisti in testa alla corsa, ignoti sono riusciti, senza destare attenzione, a disseminare diversi chiodi lungo la carreggiata di Strada Ovest, all’altezza del locale The Wishing Well. L’intento era chiarissimo: provocare gravi e seri danni al passaggio dei ciclisti.
A dare l’allarme intorno alle 15.40 sono state due operatrici di Cna Treviso, sarebbe bastata un’altra manciata di minuti e si sarebbe realizzato il peggio.
La reazione è stata istantanea: prima la chiamata alle forze dell’ordine, in particolare la polizia locale di Treviso e la Protezione civile, poi la comunicazione al personale del Giro.
Le operatrici inoltre si sono prodigate in prima persona nella raccolta dei chiodi disseminati lungo Strada Ovest scongiurando il rischio di incidenti.
A dare manforte nell’operazione di rimozione dei chiodi anche semplici spettatori, accorsi per vedere lo spettacolo del Giro d’Italia. In pochi minuti la carreggiata era di nuovo sgombra, ma per precauzione i ciclisti sono stati fatti passare sul lato destro della strada.
La Questura
«Sono in corso accertamenti» ha fatto sapere la questura di Treviso. Questo significa che la polizia servendosi delle parole di alcuni testimoni e facendo ricorso alle telecamere di videosorveglianza sono già sulle tracce dei presunti colpevoli.
L’ipotesi più accreditata è che si tratti di un mitomane. Al momento non sono pervenute rivendicazioni del gesto. Intanto sulle strade della Marca, dove oggi passerà una nuova tappa del Giro, da Vittorio Veneto al Monte Grappa, sono stati rinforzati i controlli al fine di evitare che si replichi anche oggi un atto vandalico gravissimo come quello di giovedì 23 maggio in viale della Repubblica.