Tra Siria e Turchia le vittime sono i bambini: 70mila gli sfollati
Fra Siria e Turchia le prime vittime sono i bambini. «Circa 70mila bambini sono sfollati a causa delle ostilità nel nord-est della Siria, che si sono acuite da una settimana» secondo quanto riferisce l’Unicef. Almeno 4 bambini sono stati uccisi e altri 9 feriti, mentre sette bambini sarebbero stati uccisi in Turchia. «Tre strutture e veicoli sanitari e una scuola sono stati attaccati. La stazione idrica di A’louk che forniva acqua a circa 400mila persone ad Al-Hasakeh è fuori servizio».
https://twitter.com/UNICEF/status/1183782928771354630L’agenzia Onu per i bambini teme che «almeno 170mila bambini potrebbero avere bisogno di assistenza umanitaria a causa delle violenze in corso nell’area».
La prima emergenza è quella dell’acqua potabile. A questo sta lavorando l’Unicef con prima assistenza alle famiglie che arrivano presso i rifugi collettivi, distribuzione di 95mila litri di acqua e 12 cisterne per sopperire alla mancanza di acqua nei rifugi della città di Al-Hasakeh, assistenza primaria per la salute». Solo nel campo di Al-Hol vivono circa 64mila bambini e donne. Nel mondo ci sono 149 milioni di bimbi con ritardi nella crescita, troppo bassi per la loro età, 50 milioni deperiti, troppo magri per la loro altezza.
https://twitter.com/realDonaldTrump/status/1183833640507269120Intanto il presidente americano, Donald Trump, cerca di fermare l’offensiva turca in Siria con sanzioni contro tre ministri di Ankara, reintroducendo dazi sull’acciaio turco e con una telefonata a Erdogan a cui ha chiesto «un immediato cessate il fuoco».
Alla frontiera con la Siria si ammassano i civili curdi in fuga dalla Turchia dopo l’accordo con Damasco. Il presidente turco non ferma la sua avanzata con l’offensiva verso Kobane, nonostante l’invio delle truppe del regime siriano di Bashar al-Assad. Quello che si prospetta è uno scontro diretto fra Turchia e Siria con in mezzo la popolazione curda che ha accettato un accordo il vecchio nemico siriano pur di sfuggire all’incombente forza turca.
Le truppe Usa ritirate dalla Siria resteranno nella regione a monitorare la situazione. Un piccolo numero di forze Usa resterà nella base di Al Tanf nel sud della Siria per continuare a eliminare ciò che resta dell’Isis secondo quanto scritto dal presidente Trump.
Va all’attacco anche a parole il presidente turco in un editoriale pubblicato sul Wall Street Journal. «La comunità internazionale deve sostenere gli sforzi del nostro Paese o cominciare ad accettare i rifugiati. I flussi di rifugiati siriani, la violenza e l’instabilità ci hanno spinto ai limiti della nostra tolleranza». La Turchia ospita 3,6 milioni di rifugiati siriani. «Senza supporto finanziario internazionale non possiamo impedire ai rifugiati di andare in Occidente. Ci assicureremo che nessun combattente dell’Isis lasci il nord-est della Siria».