Andrea Vianello torna in tv: «L’ictus arriva come una botta»
«Non pensavo potesse succedere, di poter ritornare in uno studio televisivo». Andrea Vianello ha esordito così, sabato sera, ospite su RaiTre de Le Parole della Settimana. I saluti sono stati pronunciati con fatica e commozione e l’ex direttore di rete, che il 2 febbraio 2019 è stato colpito da un ictus, ha trattenuto a stento la propria emozione. «L’ictus arriva come una botta, un fulmine», ha detto, «Ci dà dei danni brutti, io sono stato fortunato: mi sono sentito sfigurato, nonostante non avessi danni evidenti sul volto», ha continuato, mentre il ricordo di Lamberto Sposini, colpito da quello stesso male, aleggiava nell’aria. «Le parole erano lì, ma non riuscivo a dirle», ha ricordato, «Avevo perso completamente i fonemi. Volevo riprendere la mia vita: parlare con i miei figli, con mia moglie, ma non riuscivo nemmeno più a dire i loro nomi».
https://twitter.com/LeParoleRai3/status/1218628639304179714Il giornalista, il cui ritorno in televisione è stato salutato con entusiasmo dal pubblico, non ha indorato la pillola. Ha raccontato la difficoltà di recuperare appieno e messo in luce come, spesso, la malattia si porti dietro una sorta di onta sociale, una forma di vergogna. «Ancora adesso ho qualche difficoltà, ma sono qui per dire che si può fare, si può recuperare – ha detto – Le persone che hanno questo problema non devono sentirsi in colpa. Non è colpa vostra», ha concluso il presentatore, nel silenzio rispettoso dello studio. E, a casa, le sue parole si sono trasformate in immagini, piccoli simboli utilizzati per rendere omaggio a chi lotta e a chi ha lottato, a chi ce l’ha fatta e a chi, invece, come Fabrizio Frizzi, è toccato perdere la propria battaglia.