Dagli inchini ai selfie: così sono cambiati gli incontri tra «plebei» e royal family
Una volta i membri della royal family britannica erano distanti dai comuni mortali. Inaccessibili. Ma i tempi sono cambiati. Oggi le teste coronate sposano i «plebei» e hanno profili Instagram in cui raccontano le loro vite. Anche i contatti con i sudditi sono diventati meno formali. Lo dimostrano le foto di ieri messe a confronto con quelle di oggi (vedi gallery in alto). Scorrendo l’album dei ricordi troviamo scatti dei tempi in cui i royal si tenevano a debita distanza dai sudditi: per esempio vediamo la regina Elisabetta II che cammina tra la gente – da cui la separa una barriera di metallo – distribuendo sorrisi ma senza mai fermarsi per un saluto.
Tante poi le foto in cui Sua Maestà, come etichetta comanda, viene salutata con un inchino. Magari accompagnato da una stretta di mano (ma solo se The Queen ha offerto per prima la sua). Nel 2009, durante un incontro avvenuto in occasione del summit del G20, Michelle Obama infranse le regole, abbracciando la sovrana. Una scena sorprendente che fece il giro del mondo.
https://www.youtube.com/watch?v=eU_0hyjXRaMNove anni dopo, nell’autobiografia Becoming, l’ex First lady ha spiegato che in quel momento lei e la sovrana si stavano lamentando a vicenda del dolore ai piedi causato dalle scarpe e che la sovrana fu felice di ricevere un abbraccio da dietro, quasi a sorreggerla. «È come se in quel momento avessimo dimenticato il fatto che lei qualche volta indossasse una corona di diamanti e che io fossi arrivata a Londra con un volo presidenziale: eravamo solo due signore stanche, oppresse dalle loro scarpe». Quell’affettuoso abbraccio fu giudicato «un clamoroso passo falso» di cui Michelle non si è mai pentita: «Se è vero che non ho fatto la cosa più appropriata, almeno ho fatto quella più umana. Posso dire con certezza che anche la Regina apprezzò perché quando la toccai lei mi venne più vicina poggiando la sua mano con il guanto, leggermente, sulla mia schiena».
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William e Harry, che hanno ereditato la spontaneità di mamma Diana, più volte sono stati fotografati mentre distribuiscono abbracci. Così come le loro mogli Kate Middleton e Meghan Markle. Quest’ultima, prima della scelta di tornarsene in Canada, quando lo scorso ottobre è salita sul palco degli One Young World summit, il vertice che sostiene i giovani leader di domani, si è diretta verso una delle organizzatrici, Kate Robertson, allargando le braccia. La Robertson, invece, ha pensato di rispettare il tradizionale modo di salutare un membro della royal family, ossia con il solito inchino. Così le due donne si sono ritrovate a metà strada, coinvolte in uno strano abbraccio, a metà tra una vera stretta e una riverenza. Con le braccia di Meghan intorno alle spalle di Anderson e le braccia di Anderson intorno alla vita di Meghan. Un «incidente» a favor di telecamere, a cui le due hanno ovviato mettendosi a ridere e scambiandosi dopo un normale abbraccio.
I selfie con la famiglia reale, in teoria, sarebbero tabu. Ma anche qui le violazioni al protocollo non si contano. Harry, William e il principe Carlo più volte si sono messi in posa per un autoscatto con un fan. Persino la regina Elisabetta, che in passato ha definito i selfie «spiacevoli», non ha battuto ciglio, nel 2014, quando un adolescente le si è parato davanti per scattarsi una foto con Sua Maestà. Meghan Markle, durante il suo primo viaggio ufficiale col marito Harry, aveva negato un autoscatto a un ammiratore spiegando: «Non possiamo fare selfie». Ma a Capodanno, in Canada, ha riscoperto la sua «normalità». Durante una passeggiata con Harry, ha notato una coppia in difficoltà con il selfie-stick. E si è offerta di aiutarli: «La foto ve la scatto io». I due – Asymina e Iliya – sono rimasti di stucco: «C’era lei con il mio smartphone in mano che mi sorrideva, ci chiedeva se eravamo pronti», ha raccontato Asymina. Dopo alcuni istanti di incredulità, ci siamo messi in posa e lei ha scattato. Poi mi ha ridato il cellulare facendomi gli auguri per il 2020, e ha ripreso la camminata mano nella mano con Harry».
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