Grammy Awards 2020: la notte di Billie Eilish e di Lizzo. Tutti i vincitori
Per un attimo i festeggiamenti si fermano e della musica sparata a tutto volume e del pubblico impazzito che girovaga sotto al palco restano solo il silenzio e l’amarezza. La sessantaduesima edizione dei Grammy Awards inizia, infatti, con un minuto di raccoglimento per la scomparsa di Kobe Bryant, il giocatore dell’NBA morto all’età di 41 anni a causa di un terribile incidente in elicottero e che proprio lì, allo Staples Center, ha dato prova del suo talento innumerevoli volte con la maglia dei Lakers. «Questa sera è per Kobe», dice subito Lizzo prima di dare il via allo spettacolo e cantare, con tutta l’energia che ha in corpo, Cuz I Love You e Truth Hurts, con una quadriglia di ballerine in tutù e una mini-orchestra ad accompagnarla per tutta la durata della performance. Sarà lei una delle stelle più scintillanti di una serata che, tra le bandiere a mezz’asta in onore di Bryant e le polemiche a seguito della rimozione del CEO della Recording Academy, guarda avanti senza farsi inghiottire dalle polemiche. All’artista di Detroit, eletta da Time come il personaggio rivelazione del 2019, va il premio come Best Pop Solo Performance per Truth Hurts, mentre poche ore prima, durante il pre-show dei Grammy, si porta a casa anche le statuette per il Best Urban Contemporary Album e Best Traditional R&B Performance per Jerome.
https://www.youtube.com/watch?v=qTxXyL3AfYwMa la vera rivelazione della sera è senza dubbio Billie Eilish, la cantante diciottenne che vince come Best New Artist – la vincitrice più giovane della categoria fino ad ora era Mariah Carey, che lo ottenne nel 1991 -, Album of the Year, Record of the Year e Song of the Year per Bad Guy: «Adoro tutti i fandom. Voi ragazzi ne valete la pena», spiega la cantante che presto vedremo alle prese con la nuova canzone di No Time to Die, il venticinquesimo film dedicato alla saga di James Bond. «Questo è per tutti i bambini che stanno facendo musica nella loro cameretta oggi» insiste Billie ricordando i tempi in cui, insieme al fratello Finneas O’Connell, componeva i primi versi e le prime melodie nella sua camera da letto. Tra gli altri premiati, da segnalare il trionfo di Old Town Road come Best Music Video, quello di Homecoming di Beyoncé che vince come Best Music Film, Michelle Obama che trionfa come Best Spoken Album per il suo libro Becoming – il premio per lei lo ritira la bassista jazz Esperanza Splading – e la grande Tanya Tucker che, all’età di 61 anni, vince finalmente il Grammy alla carriera insieme al Best Country Album e alla Best Country Song per Bring My Flowers. Al di là dei tre premi al chitarrista Gary Clark Jr. per This Land e Gloria Gaynor che vince il suo secondo Grammy a quarant’anni da I Will Survive, un altro momento di commozione è offerto dal premio postumo a GNipsey Hussle, il rapper scomparso nel 2019 a soli 33 anni che è insignito del trofeo come Best Rap Performance per Racks in the Middle. A ritirarlo per suo conto sul palco è la sua famiglia: «Voglio ringraziare tutti voi per aver mostrato tutto l’amore che io stessa ho provato per lui per tutta la sua vita: vivrà sempre nel mio cuore» racconta commossa sua nonna.
https://twitter.com/RecordingAcad/status/1221667663107297280Tra le performance live sul palco, al di là di quella di Lizzo in apertura, colpiscono quella di Camila Cabello in First Man, che commuove soprattutto i fan di Bryant presenti in Arena, quella di Rosalía che esegue un medley tra le canzoni Juro Que e Malamente, quella della stessa Billie Eilish, diciott’anni di pura energia concentrato nella canzone When the Party’s Over e, quella di Demi Lovato, che torna bardata in un bellissimo abito bianco con Anyone, naturalmente, quella degli Aerosmith che, oltre a ritirare il Grammy alla carriera, suonano la meravigliosa Walk This Way insieme a Run-DMC. Un modo perfetto per chiudere una cerimonia che, tra la triste notizia della scomparsa di Bryant e le polemiche sulla sospensione dell’incarico di CEO della Record Academy da parte di Deborah Dugan, poteva facilmente arenarsi verso derive più oscure, dribblate con grande maestria da Alicia Keys, la conduttrice della serata che si limita a parlare di «tante cose che succedono» e del giusto spirito per affrontarle.
Ecco tutti i vincitori dei Grammy Awards 2020:
Rap/Sung Performance: “Higher” DJ Khaled, Nipsey Hussle, John Legend
Song of the Year: “Bad Guy,” Billie Eilish, Finneas O’Connell, songwriters (Billie Eilish)
Rap Album: IGOR, Tyler, The Creator
Comedy Album: Sticks & Stones, Dave Chappelle
Country Duo/Group Performance: “Speechless,” Dan + Shay
Pop Solo Performance: Lizzo, “Truth Hurts”
Producer of the Year, Non-Classical, FINNEAS
Pop Duo/Group Performance: “Old Town Road,” Lil Nas X, Billy Ray Cyrus
Traditional Pop Vocal Album: Look Now, Elvis Costello & The Imposters
Rap Song: “A Lot,” J. Cole, DJ Dahi, 21 Savage, Anthony White, songwriters (21 Savage & J. Cole)
Rap Performance: “Racks In The Middle,” Nipsey Hussle f/Roddy Ricch & Hit Boy
Alternative Music Album: Father of the Bride, Vampire Weekend
Rock Album: Social Cues, Cage The Elephant
Rock Song: “This Land,” Gary Clark Jr.
Metal Performance: “7empest,” Tool
Rock Performance: “This Land,” Gary Clark Jr.
R&B Album: “Ventura,” Anderson .Paak
Urban Contemporary Album: Cuz I Love You (Deluxe), Lizzo
R&B Song: “Say So” PJ Morton, songwriter (PJ Morton & JoJo)
Traditional R&B Performance: “Jerome,” Lizzo
R&B Performance winner: “Come Home,” Anderson .Paak & André 3000
Music Film: Homecoming, Beyoncé, Ed Burke, video directors; Steve Pamon, Erinn Williams, video producers
Music Video: “Old Town Road (Official Movie),” Lil Nas X, Billy Ray Cyrus, CALMATIC, video director; Candice Dragonas, Melissa Larsen Ekholm, Saul Levitz, video producers
Best Song Written for Visual Media: “I’ll Never Love Again,” Natalie Hemby, Lady Gaga, Hillary Lindsey, Aaron Raitiere, songwriters (Lady Gaga & Bradley Cooper)
Score Soundtrack for Visual Media: Chernobyl, Hildur Gudnadottir
Compilation Soundtrack for Visual Media: A Star Is Born, Lady Gaga & Bradley Cooper
Country Album: While I’m Livin’, Tanya Tucker
Country Song: “Bring My Flowers Now,” Brandi Carlile, Phil Hanseroth, Tim Hanseroth, Tanya Tucker, songwriters (Tanya Tucker)
Country Solo Performance: “Ride Me Back Home,” Willie Nelson
Americana Album: Oklahoma, Keb Mo
American Roots Song: “Call My Name” Sarah Jarosz, Aoife O’Donovan, Sara Watkins, songwriters (I’m With Her)
American Roots Performance: “Saint Honestly,” Sara Bareilles
World Music Album: Celia, Angelique Kidjo
Musical Theater Album: Hadestown
Contemporary Classical Composition: Higdon: Harp Concerto, Jennifer Higdon, composer (Yolanda Kondonassis, Ward Stare, Rochester Philharmonic)
Classical Instrumental Solo: “Marsalis: Violin Concerto; Fiddle Dance Suite,” Nicky Benedetti, Cristi Macelaru, conductor (Philadelphia Orchestra)
Classical Compendium: The Poetry of Places, Nadia Shpachenko; Marina A. Ledin & Victor Ledin, producers
Classical Solo Vocal Album: Songplay, Joyce DiDonato; Chuck Israels, Jimmy Madison, Charlie Porter and Craig Terry, accompanists (Steve Barnett & Lautaro Greco)
Chamber Music/Small Ensemble Performance: “Shaw: Orange,” Attacca Quartet
Best Choral Performance: “Duruflé: Complete Choral Works,” Robert Simpson, conductor (Ken Cowan &
Houston Chamber Choir)
Opera Recording: Picker: Fantastic Mr. Fox, Gil Rose, conductor/producer; John Brancy, Andrew Craig Brown, Gabriel Preisser, Krista River, Edwin Vega (BMOP & Boston Children’s Chorus)
Orchestral Performance: “Norman : Sustain,” Gustavo Dudamel, conductor (LA Philharmonic)
Producer of the Year, Classical: Blanton Alspaugh
Engineered Album, Classical: Riley: Sun Rings, Leslie Ann Jones, engineer; John Kilgore, Judith Sherman & David G Harrington, engineers/mixers; Robert C. Ludwig, mastering engineer (Kronos Quartet)
Tropical Latin Album: Opus, Marc Anthony
Tropical Latin Album: A Journey Through Cuban Music, Aymee Nuviola
Regional Mexican Music Album (Including Tejano): De Ayer Para Siempre, Mariachi Los Camperos
Latin Rock, Urban or Alternative Album: El Mal Querer, Rosalía
Latin Pop Album: #Eldisco, Alejandro Sanz
Roots Gospel Album: Testimony, Gloria Gaynor
Contemporary Christian Music Album: Burn The Ships, For King & Country
Gospel Album: Long Live Love, Kirk Franklin
Contemporary Christian Music Performance/Song: “God Only Knows” For King & Country, Dolly Parton; Josh Kerr, Jordan Kyle Reynolds, Joel Smallbone, Luke Smallbone, Tedd Tjornhom, songwriters
Gospel Performance/Song: “Love Theory,” Kirk Franklin, songwriter
Best Latin Jazz Album: Antidote, Chick Corea & The Spanish Heart Band
Large Jazz Ensemble Album: The Omni-American Book Club, Brian Lynch Big Band
Jazz Instrumental Album: Finding Gabriel, Brad Mehldau
Jazz Vocal Album: 12 Little Spells, Esperanza Spalding
Improvised Jazz Solo: “Sozinho,” Randy Brecker, soloist
Arrangement, Instruments and Vocals: “All Night Long,” Jacob Collier, arranger (Jules Buckley, Take 6, Metropole Orkest)
Arrangement, Instrumental or A Cappella: “Moon River,” Jacob Collier
Instrumental Composition: “Star Wars: Galaxy’s Edge Symphonic Suite” John Williams, composer
Contemporary Instrumental Album: Mettavolution, Rodrigo y Gabriela
LEGGI ANCHE
Billie Eilish trionfa ai Grammy Awards 2020 ed entra nella storiaLEGGI ANCHE
Grammy Awards 2020: tutto quello che c'è da sapere sulla cerimoniaLEGGI ANCHE
Grammy Awards 2020: tutto quello che c'è da sapere sulla cerimoniaLEGGI ANCHE
Chi era Kobe Bryant, la leggenda del basket capace di vincere un Oscar