10 lezioni che abbiamo imparato da Judy Garland nei suoi film
Renée Zellweger ci farà volare «Oltre l’arcobaleno» nei panni della leggenda di Hollywood, Judy Garland nel biopic che la vede superfavorita agli Oscar 2020 come migliore attrice protagonista, dopo la statuetta vinta nel 2004 come supporter in Ritorno a Cold Mountain. Diretto da Rupert Goold, Judy è dedicato alla parabola discendente della star de Il Mago di Oz ed è liberamente tratto dalla pièce teatrale di Peter Quilter End of the Rainbow, titolo che rimanda alla più celebre delle canzoni della diva. Il film si concentra sugli ultimi anni di carriera dell’attrice e cantante e, cioè, quando arriva a Londra per una serie di concerti che registreranno il tutto esaurito. Ma chi era davvero Judy Garland? All’ottavo posto tra le più grandi stelle del cinema secondo l’American Film Institute, «Baby» (soprannome che le danno i genitori attori del vaudeville) iniziò la sua sfolgorante carriera a 3 anni nel terzetto musicale formato con le sorelle. A 12 anni firma il contratto con la MGM, la Major delle Major che nel 1939 la consacrerà nell’olimpo di Hollywood nel ruolo di Dorothy ne Il mago di Oz. Poi, l’incontro con uno degli uomini più importanti della sua vita: quel Vincente Minnelli che la dirige in Incontriamoci a St. Louis e che la sposerà rendendola madre di Liza. I primi aAnni Cinquanta furono però disastrosi per l’attrice: tra il divorzio con Minnelli, il matrimonio burrascoso con Sidney Luft, la dipendenza da alcool e farmaci con conseguente licenziamento dalla Metro Goldwin Mayer. Ma nel 1954 è protagonista di E’ nata una stella di George Cukor e si prende la sua rivincita conquistando un Golden Globe e una nomination all’Oscar. Noi vogliamo celebrare l’icona del cinema con 10 lezioni che abbiamo imparato dai suoi film. Sfoglia la gallery in alto.