Ana De Armas: chi è la nuova Bond Girl di «No Time To Die»
Un lungo vestito nero, un paio di orecchini di diamanti e una pistola e una mitragliatrice strette tra le mani. È così che si presenta Ana De Armas nei character poster di No Time To Die, l’ultimo capitolo di James Bond in uscita in Italia il 9 aprile. La ragazza, nata a Santa Cruz del Norte, a Cuba, nel 1988 è alla sua prima esperienza come Bond Girl, una di quelle bellezze mozzafiato che spinge l’agente segreto a perdere la testa in ogni film della saga. De Armas, però, qualcosa in più rispetto alle colleghe sembra avercela eccome. Non solo perché dotata di un fascino senza tempo che ha costretto Hollywood a riconoscere di essere di fronte a un talento da non lasciarsi scappare, ma anche per un curriculum di tutto rispetto che, in poco tempo, le ha permesso di indovinare tutti ruoli fino a quello attesissimo di No Time To Die, che rappresenta per lei la consacrazione definitiva.
Daniel Craig lo conosce sul set di Cena con delitto – Knives Out, il film di Rian Johnson che la vede nel ruolo di Marta, l’infermiera sudamericana al centro di un intreccio che il pubblico e la critica hanno paragonato ai gialli più classici di Agatha Christie. Prima del loro incontro, però, Ana è comparsa in altrettante pellicole di successo: da Blade Runner 2049 al fianco di Ryan Gosling a The Informer – Tre secondi per sopravvivere di Andrea Di Stefano. Nel mezzo, gli scatti delle riviste più influenti del globo e una parte che, insieme a No Time To Die, rappresenta probabilmente per lei il punto più alto della sua carriera: quella della diva delle dive Marilyn Monroe, che Ana interpreterà in Blonde, il biopic diretto da Andrew Dominik e tratto dall’omonimo romanzo di Joan Carol Oates. La scelta di affidare il volto di Norma Jean a un’attrice cubana è senza dubbio rivoluzionaria, un passo avanti rispetto ai pregiudizi che vorrebbero incasellare i ruoli dentro paratie stagne impermeabili e definitive.
https://www.youtube.com/watch?v=BIhNsAtPbPI«Sono caduta a terra. Non potevo crederci. Ana era completamente sparita. Era Marilyn» ha spiegato Jamie Lee Curtis parlando della performance di Ana sul set, come se fosse una tela bianca per qualsiasi regista armato di una tavolozza. Gli occhi del mondo, insomma, sono tutti puntati su di lei, su quello sguardo da cerbiatta e sulle labbra carnose che faranno perdere la testa a Craig, pronto a indossare i panni di Bond per l’ultima volta. E chissà che per lei non sia solo l’inizio di un’avventura che la porterà ancora più lontano, forte dei successi che ha appena conquistato e rischiarata dalla promessa di un futuro ancora più roseo.